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Duplicità e illusione nelle famiglie composte attraverso l’adozione internazionale

Abstract

Le nuove composizioni familiari create dall’adozione internazionale aumentano di pari passo con la mondializzazione. Oltre alle implicazioni socioeconomiche o politiche, l’autrice si concentra sui processi psichici che operano in tali famiglie. La duplicità letterale di paesi, culture e famiglie, associata all’intensità dei bisogni e delle domande in gioco, induce a molteplici distorsioni della realtà favorendo l’inganno. Alla luce di due esempi di adozione internazionale, uno tratto dalla letteratura e l’altro da una terapia familiare psicoanalitica, l’articolo studia l’emergere di fantasmi e rappresentazioni in relazione con la falsificazione e la mistificazione. Ritenendo i loro effetti nascosti dannosi per la creazione di nuovi legami e il rispetto dei legami residuali, l’autrice sostiene che l’implementazione di una TFP concorre alle ricostruzioni psichiche nello spazio dell’involucro familiare che si va formando. In questo quadro terapeutico nel quale si mette in opera un grande cantiere psichico, le difese potranno ammorbidirsi per lasciare spazio a un’illusione gruppale più coesa. In conclusione, l’autrice ritiene che, sotto diversi punti di vista, la famiglia così composta costituisce l’archetipo delle «nuove famiglie» e delle difficoltà che possono incontrare.

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