Migrazioni

Il rifiuto dello straniero come specifica modalità difensiva nei gruppi e sintomo istituzionale: un caso paradigmatico

Abstract

Viene presentato quanto è successo a Padova, tra una scuola elementare e un CTP per l’educazione degli adulti e l’alfabetizzazione degli stranieri, dopo 14 anni di convivenza, apparentemente libera da conflitti, nello stesso edificio scolastico. Tale vicenda paradigmatica, offre lo spunto per discutere, il concetto di livello etnico di funzionamento della mente gruppale e illustrare come il conflitto interetnico possa costituire talvolta una modalità difensiva nel funzionamento dei gruppi umani, specie quando è carente un’adeguata funzione istituzionale. Viene infine commentato il tentativo di soluzione non elaborativa adottato, sottolineando le possibili analogie con quanto riportato in recenti contributi, fondati su modelli matematici sofisticati, che considerano la presenza di confini scarsamente definiti tra gruppi vicini, ma divisi da cultura ed etnicità, come dati in grado di predire l’insorgenza di conflitti tra i gruppi stessi. 

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