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La psicoterapia di gruppo con pazienti alcolisti: alcune questioni teorico-cliniche

Abstract

Con questo articolo ci auguriamo di illustrare in che modo il modificarsi delle prospettive teoriche nell’ambito della lettura psicoanalitica della mente, e della psicopatologia del paziente alcolista, ha comportato un cambiamento nel nostro approccio clinico a questi pazienti difficili.
Partendo da una prospettiva più di tipo relazionale-oggettuale, abbiamo integrato importanti contributi provenienti dalla psicologia del sé, ed anche dal recente lavoro della Monjauze sulla componente alcolista della personalità.
Stiamo pensando inoltre alle modalità con cui potremmo applicare l’opera di René Kaës, al nostro lavoro di psicoterapia di gruppo con questo tipo di pazienti. La sua descrizione delle formazioni psichiche nei tre spazi psichici, ed in particolar modo il suo concetto di funzione forica all’interno del gruppo, hanno catturato la nostra attenzione.
E’ nostra ipotesi che in un gruppo di pazienti alcolisti, lo psicoterapeuta di gruppo venga a confrontarsi con uno specifico tipo di funzione forica: la vediamo come una componente connaturata al gruppo alcolista che uno dei membri del gruppo sceglie di assolvere, e allo stesso tempo, gli altri membri scelgono che assolva, in qualità di portatore della parte alcolista del gruppo.

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