Articoli

Le ali di Icaro. Capire e prevenire gli incidenti dei giovani

Carbone P. (2009) Torino, Bollati Boringhieri

Nel piacere di leggere il nuovo libro di Paola Carbone, scopriamo sin dalleprime pagine come l’autrice, in modo esperto e appassionato, si pongal’obiettivo di segnalare le ragioni per cui lo psicoterapeuta diadolescenti, il clinico, gli adulti di riferimento quali educatori edinsegnanti (senza dimenticare l’utilità ed il valore del testo pergenitori e studenti), non possano trascurare di mantenere vivol’interesse e l’approfondimento scientifico riguardo al senso edalla comprensione degli incidenti che riguardano i giovani: L’attenzionee la ricerca dell’autrice è infatti costantemente rivolta a valutare eipotizzare percorsi di prevenzione per poter intervenire attivamente, conefficacia, di fronte all’incidente come “segnale”.

Un segnale del rischio come “discrimen”, il pericolo cheabbraccia il significato del momento decisivo, della prova in quanto punto diseparazione in cui, più o meno massivamente, può essere immerso il mondointerno dell’adolescente. Un adolescente-Icaro che via via ci vienepresentato più vicino alla tristezza ed alla malinconia piuttosto che allatrasgressione; in tal senso leggiamo che “la maggior parte degliincidenti avviene sullo sfondo di quell’umore che gli autori francesidefiniscono dépressivité” (pag. 171). Continua a leggere

Adolescenza e violenza

Il Pensiero Scientifico Editore, Roma. Nicolò A.M. (a cura di) (2009)

Invito con piacere alla lettura del volume curato da A. Nicolò, Adolescenza e violenza, che si offre quale prezioso contenitore di validi contributi su un tema complesso e di scottante attualità.

Dalla lettura, sorge spontaneo un primo ringraziamento nei confronti della curatrice. Accostare due dimensioni come l’adolescenza e la violenza, che già di per sé sono complesse, pluri-sfaccettate e foriere di molte domande, tuttora aperte, non deve essere stato facile. Soprattutto, risulta degno di apprezzamento lo sforzo (con il relativo risultato, più che soddisfacente) di illustrare, a più voci e porgendo al lettore una ricca gamma di situazioni, quello che può essere il contributo specifico della psicoanalisi in questo ambito e anche fin dove, almeno per il momento, tale contributo può risultare efficace. Con la medesima onestà intellettuale, nel volume è indicato dove la psicoanalisi si possa utilmente connettere con altre discipline, nell’affrontare appunto situazioni complesse e multidimensionali, pur mantenendo il suo preciso vertice di analisi. Continua a leggere

FunzioneSalute

Chi credi di essere? Gruppi di adolescenti e vita quotidiana

Abstract

L’adolescenza è un periodo di cambiamento. Un cambiamento esistenziale che riguarda il senso di chi si è, un cambiamento dell’identità personale. Può essere una crisi catastrofica nell’identità, con l’incertezza totale sull’essere un individuo. L’adolescenza è un processo di apprendimento di una nuova identità senza sapere chiaramente da dove prendere quella nuova identità. Gli autori riflettono su questo tema che oggi coinvolge in maniera crescente le scuole, le strutture sociali e i servizi di salute mentale che sono implicati nel fornire un trattamento per adolescenti problematici e le loro famiglie. In questo lavoro saranno forniti esempi del funzionamento del gruppo di adolescenti e dell’équipe che lo conduce nelle interazioni quotidiane all’interno di una comunità terapeutica.

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EscherAdolescenti

Introduzione “Adolescenti, gruppo e nuove rappresentazioni al tempo di internet”

“…e fu in questo periodo che la città cominciò a sentir parlare dei Capitaes da areia(Capitani della spiaggia), bambini e ragazzi abbandonati che vivevano di furto. Nessuno mai seppe il numero esatto dei ragazzi che vivevano in questo modo. Erano un centinaio e di questi più di quaranta dormivano nei ruderi della vecchia rimessa.
Vestiti di stracci, sudici, mezzo affamati, aggressivi, sciorinando parolacce e fumando cicche di sigarette, erano, in verità, i padroni della città, quelli che la conoscevano totalmente, quelli che totalmente la amavano, i suoi poeti.” (Amado, 1937).
Così Jorge Amado descriveva quasi un secolo fa il fenomeno caratteristico delle metropoli brasiliane: i meninos da rua, ragazzi di strada, bande di ragazzi abbandonati da famiglie povere e diseredate. Nello stato di abbandono e di miseria assoluta in cui erano, la banda, il gruppo era (ed ancora in certi casi è) la loro forza, la loro famiglia, con regole, valori e organizzazione piuttosto definiti, permeato da un forte sentimento di appartenenza sigillato da un mondo ostile, che nella sua ansia di progresso consumistico non ha spazio per loro.
Preadolescenti e adolescenti i meninos da rua e preadolescenti e adolescenti gli hikikomori, ragazzi che dai dodici anni in su, nell’epoca di passaggio di millennio,  trascorrono la vita in totale isolamento: chiusi nelle loro abitazioni, passano il tempo navigando in internet, evitando qualsiasi attività anche lontanamente oggetto di aspettative proprie o degli adulti.
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GruppoRito

Riferimenti clinici al lavoro di gruppo con bambini e con adolescenti: il linguaggio del corpo

Abstract

Nel lavoro ci si interroga sul versante corporeo dell’accadere gruppale, sul linguaggio del corpo che esprime e significa gli affetti. Si presentano alcune scene cliniche, relative ad un gruppo di bambini e ad uno di adolescenti, che evidenziano lo svolgersi delle relazioni attraverso azioni capaci di dare forma comunicabile al pensiero. In questo esplorare un campo di forze collettive, in cui si incontrano conosciuto ed ignoto, si osservano i movimenti che il gruppo genera.

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SeuratAdolescenti

Premessa, “L’adulto nei gruppi con bambini e adolescenti 2”

Il gruppo psicoterapeutico con bambini e adolescenti ha una caratteristica di fondo: è quella-messa in rilievo da Francois Sacco-nell’articolo d’apertura di questo secondo numero che dedichiamo al tema dell’adulto in queto tipo di gruppi – d’essere “l’incontro dell’adulto con partecipanti in età evolutiva”. Sacco ritiene che questa connotazione, determinante per questo tipo di gruppi, non sia scindibile da un ‘altra a cui lo psicoanalista e psicodrammatista di gruppo francese, ma italiano d’origine, tiene molto:il gruppo sarà anche il luogo dell’”incontro tra una sessualità evoluta e una sessualità in divenire”. Il punto di vista di cui Sacco si fa portatore ci sembra quello di chi guarda alla sessualità infantile non come a “una semplice tappa dello sviluppo” ma come al “fattore essenziale organizzatore della psiche” (Sacco, 2002). Continua a leggere

SeuratAdolescenti

Finzione e realtà per la coppia terapeutica

Articolo già pubblicato sul Quaderno n. 14 – luglio-dicembre 2001 dell’Istituto di Psicoterapia del Bambino e dell’Adolescente di Milano edito dagli Istituti Poligrafici Internazionali Pisa-Roma

Abstract

La necessità di avere precisi limiti di tempo e un luogo in cui i processi possono essere contenuti è un requisito fondamentale per l’esperienza di gruppo. Vale a dire che un setting stabile con chiari limiti di tempo e di spazio deve venire rispettato e offerto all’esperienza di gruppo e alla mente della coppia di terapeuti. Il gruppo consente all’adolescente alcuni importanti movimenti dinamici, rendendo possibile lo spostamento sul gruppo dei pari dei conflitti di dipendenza infantile irrisolti Continua a leggere

SeuratAdolescenti

L’adulto terapeuta nei servizi: fra genitori e istituzione

Abstract

Si vuole indicare come alla base dell’Istituzione, che ha come obiettivo la salute mentale, si ritrovi paradossalmente un funzionamento psichico di stampo primitivo, quindi infantile. Questa posizione infantile sembra costituire il collante dei tre oggetti originari: Istituzione, terapeuta, genitori. I tre oggetti infatti si ritrovano uniti da una stessa appartenenza e da un’area comune condivisa, legati da intense interrelazioni dinamiche, tutte caratteristiche proprie di un gruppo. Si potrebbe allora ipotizzare il Continua a leggere

SeuratAdolescenti

Il terapeuta e il gruppo d’adolescenti devianti

Abstract

Ho scelto di parlare di un reato sessuale, perché mi sembra particolarmente interessante seguire l’elaborazione che ha avuto in gruppo un reato contro la persona e non contro la proprietà, che rappresenta il più diffuso tipo di reati degli adolescenti.
E’ anche interessante per descrivere la difficoltà della posizione del terapeuta che non solo rappresenta un adulto nei confronti degli adolescenti, ma anche una donna di fronte a maschi. Continua a leggere

SeuratAdolescenti

Da soli o in coppia? Problemi e risorse di due diverse modalità di conduzione dei gruppi

Abstract

Gli aspetti teorici e clinici collegati al tema della co-terapia/monoterapia nella conduzione dei gruppi terapeutici, sono trattati in questo articolo con riferimento alla letteratura e al materiale clinico riportato. Il confronto tra mono-terapia e co-terapia va proseguito tenendo conto del fatto che esse vanno considerate non come dispositivi intercambiabili, ma come due tecniche fondamentalmente diverse, con possibilità di applicazione diverse, a seconda delle esigenze a cui il terapeuta è chiamato a rispondere. Pierre Privat e Dominique Quélin-Souligoux (1) scrivono a tal proposito: “ci sembra che … per facilitare l’organizzazione dì nuove relazioni Continua a leggere

PieroSogno

Gruppo, corpo e sogni a occhi aperti

Abstract

Una sorta di sogno ad occhi aperti, scritto da una paziente dopo una esperienza di gruppo a tempo definito come un racconto simile ad un sogno che una paziente ha consegnato ai membri del gruppo quale viva testimonianza, è riportato dall’autore per des Continua a leggere

PieroSogno

Sogni ad occhi aperti di un gruppo di adolescenti e del suo conduttore

Abstract

“IL SAGGIO CINESE CHUANG-TSU SOGNO’ DI ESSERE UNA FARFALLA.
SVEGLIATOSI, NON SAPEVA SE EGLI ERA UN UOMO CHE AVEVA SOGNATO UNA FARFALLA O SE INVECE ERA UNA FARFALLA CHE STAVA SOGNANDO DI ESSERE UN UOMO.”   Da un racconto tradizionale

Ho scelto questa frase del racconto cinese perché spesso gli Adolescenti restano come intrappolati tra fantasia e realtà, tra onnipotenza e impotenza, pur non presentando alcuna sintomatologia grave. Eppure tutta la loro identità si gioca su questo asse nel tentativo di a Continua a leggere

PieroSogno

La funzione problem solving dei sogni nei gruppi con bambini e adolescenti

Abstract

In questo lavoro vi riferirò due sogni :il primo narrato da un bambino di 10 anni e mezzo a un gruppo  che si riunisce da tre anni nel mio studio, il secondo da una bambina di un anno più piccola, partecipante allo stesso gruppo, che l’ha raccontato alla madre da cui Continua a leggere

Adulto

Presentazione del numero “L’adulto nei gruppi con bambini e adolescenti”

Obiettivo del numero è mettere a fuoco  le caratteristiche della relazione  bambini-adulto, adolescenti-adulto nei gruppi terapeutici con soggetti in età evolutiva. Il taglio prescelto è  stato quello di alternare i punti di vista sull’adulto nei gruppi con bambini con quelli sull’adulto nei gruppi con adolescenti. L’articolo introduttivo (di Marco Bernabei) delinea  differenze di posizione dell’adulto e di relazione con lui nei due tipi di gruppi, evidenziando, in quelli con i bambini, anche la co-costruzione di un oggetto- adulto terzo da parte di membri e terapeuta. Pierre Privat  si cala nella relazione bambini-adulto  partendo dal primo incontro di un suo gruppo. Dominique Quelin s’interroga in particolare sul posto che può occupare  l’adulto terapeuta tra mo Continua a leggere

Adulto

L’incontro gruppale tra adolescenti e adulto nel gruppo

Abstract

La modalità di relazione all’interno del gruppo varia secondo diversi fattori quali l’età, la cultura, la patologia. Diversi partecipanti costituiscono gruppi diversi e in parti Continua a leggere

Adulto

L’adulto terapeuta in un gruppo di adolescenti

Abstract

La funzione del conduttore in un gruppo di adolescenti non può prescindere dal proprio assetto mentale, dai propri riferimenti culturali, esperienziali e dalla propria adolescenza. Gli stessi adolescenti sono molto bravi a riconoscere il profilo psicologico del conduttore del gruppo e spesso sfidano il terapeuta-adulto.
Prima di addentrarci nell’argomento, mi preme specificare che svolgo attività terapeutica in una struttura psichiatrica pubblica in Roma. In questo contesto, ricopro un ruolo istituzionale e un ruolo professionale di terapeuta. I pazienti si aspettano da me molte cose: vorrebbero una stanza confortevole, ben arredata e contemporaneamente una disponibilità totale. Continua a leggere

Adulto

Adulto genitore e adulto terapeuta come cocategory della salute mentale del bambino

Abstract

La famiglia è crogiolo sia di salute che di malattia per i suoi componenti e i figli sono i portatori sia a livello manifesto che latente. In questo scritto riassumiamo uno degli sviluppi avuti nella teoria e nella tecnica psicoterapeutica del metodo GIN-GAP, dove il lavoro terapeutico e gruppale dei bambini e dei genitori è in parallelo. Ci riferiamo alla nostra partecipazione come esperti e supe Continua a leggere

Adulto

L’adulto e il terapeuta in un gruppo con adolescenti: nuovo oggetto e oggetto transferale

Abstract

La psicologia dei gruppi ed alcuni elementi dinamici strutturali del loro funzionamento sono propri di tutti i gruppi, ma vi sono alcune variabili che cambiano in rapporto ai bisogni emotivi ed ai compiti evolutivi connessi all’età di coloro che lo compongono.
La caratteristica fondamentale che distingue nettamente i gruppi terapeutici per adulti e i gruppi composti da bambini o adolescenti é l’unione asimmetrica, la copresenza di un adulto o adolescenti. Il conduttore di un gruppo prima ancora che un terapeuta é agli occhi di un Continua a leggere

MatisseFormazione

Psicoterapie di gruppo: a nuove domande nuove risposte

Abstract

Gli category indicano come uno specifico dispositivo di gruppo per adolescenti (GRF Gruppo per la Ripresa delle Funzioni) possa costituirsi come una nuova risorsa terapeutica a disposizione degli operatori, con la sua specificità. Essa è costituita, oltrechè dal setting gruppale quale scenario simbolopoietico e luogo ove rendere pensabile ciò che non lo è stato sino a quel momento, dalla durata temporale definita, dai bassi investimenti transferali generazionali sul terapeuta, dalla tensione prospettica positiv Continua a leggere

MatisseIcaro

Dispositivo istituzionale multiplo e molteplicità dei transfert nel lavoro con le famiglie intorno all’adolescenza

Abstract

A partire da una situazione clinica che presenta in scena una famiglia caratterizzata dall’adolescenza e due istituzioni, l’autore si interroga sull’interfaccia delle famiglie e delle istituzioni e più precisamente sui dati psichici mobilizzati nel momento della cooperazione attivata in un lavoro di rete. L’analisi del caso clinico permette di considerare gli elementi che attraversano le due istituzioni come una messa in scena psicodrammatica dei dati familiari trasformati in istanze simbolizzanti. I clivaggi ideologici, i vissuti di invasione, i limiti del lavoro e delle competenze di ogni professionista si trovano molto mobilizzati. Queste manifestazi Continua a leggere

MatisseIcaro

Il patto sul rischio accettabile. Un modello psicodinamico con il gruppo adolescenziale per l’educazione stradale

Abstract

L’autore presenta una specifica metodologia formativa per  l’educazione stradale che ha definito “Patto per il Rischio Accettabile”. Tale metodologia, in antitesi con le tradizionali tecniche di educazione stradale, comporta un impegno reciproco tra le giovani generazioni e quelle precedenti, e prevede che l’acquisizione del senso della norma sia legato all’accettazione del limite, frutto di un percorso educativo intorno al senso dei codici e alla loro funzione regolativa delle relazioni. L’acquisizione del codice della strada è il punto di arrivo di tale percorso, che può essere realizzato solo coinvolgendo il gruppo adolescenziale. Il gruppo dei pari Continua a leggere

Senso

Corpo e immagini del corpo in un gruppo di adolescenti in ambito educativo

Abstract

L’Autrice si propone di mostrare come la corporeità adolescenziale si manifesta all’interno di gruppi di discussione tenuti in ambito scolastico.
Nello specifico si tratta di gruppi formati solo da ragazze, in cui l’intensità delle relazioni tra pari e la peculiarità della fase evolutiva delle partecipanti al gruppo attivano sentimenti transferali e controtransferali complessi ed articolati. L’accento viene posto proprio sulle potenzialità trasform Continua a leggere

sogno e gruppo

Potenzialità trasformative del gruppo

Abstract

L’autrice intende chiarire anche con un esempio clinico alcuni aspetti del lavoro di gruppo, la sua potenziale efficacia per le patologie adolescenziali in cui spesso la famiglia di origine non è stata in grado di fungere da adeguato contenitore. In questi casi il gruppo terapeutico, date le caratteristiche descritte, può offrire un rassicurante Continua a leggere