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EscherAdolescenti

Introduzione “Adolescenti, gruppo e nuove rappresentazioni al tempo di internet”

“…e fu in questo periodo che la città cominciò a sentir parlare dei Capitaes da areia(Capitani della spiaggia), bambini e ragazzi abbandonati che vivevano di furto. Nessuno mai seppe il numero esatto dei ragazzi che vivevano in questo modo. Erano un centinaio e di questi più di quaranta dormivano nei ruderi della vecchia rimessa.
Vestiti di stracci, sudici, mezzo affamati, aggressivi, sciorinando parolacce e fumando cicche di sigarette, erano, in verità, i padroni della città, quelli che la conoscevano totalmente, quelli che totalmente la amavano, i suoi poeti.” (Amado, 1937).
Così Jorge Amado descriveva quasi un secolo fa il fenomeno caratteristico delle metropoli brasiliane: i meninos da rua, ragazzi di strada, bande di ragazzi abbandonati da famiglie povere e diseredate. Nello stato di abbandono e di miseria assoluta in cui erano, la banda, il gruppo era (ed ancora in certi casi è) la loro forza, la loro famiglia, con regole, valori e organizzazione piuttosto definiti, permeato da un forte sentimento di appartenenza sigillato da un mondo ostile, che nella sua ansia di progresso consumistico non ha spazio per loro.
Preadolescenti e adolescenti i meninos da rua e preadolescenti e adolescenti gli hikikomori, ragazzi che dai dodici anni in su, nell’epoca di passaggio di millennio,  trascorrono la vita in totale isolamento: chiusi nelle loro abitazioni, passano il tempo navigando in internet, evitando qualsiasi attività anche lontanamente oggetto di aspettative proprie o degli adulti.
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EscherAdolescenti

“Ho un sogno ricorrente…” Esperire o immaginare? Isolamento, proto-depressione, gruppo dei pari

Abstract

L’adolescenza, condizione peculiare dell’essere umano, viene considerata qui come qualcosa di specifico, ben distinta sia dall’infanzia sia dall’età adulta. Non una via di mezzo, ma una condizione a se stante, con caratteristiche peculiari, angosce specifiche, modalità di difesa specifiche e viene fatto accenno in conclusione ad aspetti di tecnica specifici per questa fascia di età. Dopo una premessa che accenna brevemente alla ipotesi elaborata dallo psicanalista Armando B. Ferrari, L’eclissi del corpo, che considera il corpo come unico oggetto della mente che dal corpo stesso viene prodotta, l’adolescenza è descritta come uno dei primi momenti in cui il corpo emerge dall’eclissi. Attraverso brevi vignette cliniche vengono poi illustrate angosce e difese, e soprattutto l’uso che in questa fase si può fare di risorse come la letteratura, la poesia, i film, il mondo dell’immaginario, i social networks, il gruppo dei pari. Speciale attenzione viene posta alla tendenza depressiva che in questa fase così delicata si può manifestare e che viene definita Proto –

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Adolescenza, adolescenti e nuove rappresentazioni nel sistema famiglia

Abstract

Il tema trattato in questo articolo riguarda la questione di ciò che comporta all’interno del sistema famiglia il periodo adolescenziale dei figli. Con le radicali trasformazioni corporee e psichiche dei figli adolescenti i genitori si trovano sospinti verso la necessità di rinegoziare tutto il proprio mondo relazionale e le proprie rappresentazioni: il loro modo di rappresentarsi in relazione con se stessi e con l’altro, con il figlio e con il loro essere figli, con il proprio modo di rappresentarsi sul piano dell’identità di genere. La turbolenza delle trasformazioni adolescenziali si riverbera in una profonda turbolenza delle figure genitoriali e nella misura in cui gli adulti riescono ad elaborare questa fase critica della vita, potranno anche accompagnare ed affiancarsi alle manifestazioni più o meno disarmoniche del figlio adolescente. Il contributo è preceduto da una premessa che fornisce la cornice teorica di riferimento per la lettura dei fenomeni descritti. Da un lato la teoria della complessità, la filosofia costruttivista e il concetto di auto riflessività, e dall’altro il riferimento ad una ipotesi psicanalitica che permette di ripensare la questione della relazione tra corpo e mente,

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EscherAdolescenti

Adolescenti, famiglie, gruppi: snodi terapeutici. Esperienze di un servizio dedicato

Abstract

Gli autori propongono alcune riflessioni sulle trasformazioni culturali e macrosocia- li che ricadono sui giovani e sulle loro famiglie , sul disagio giovanile e sulle possi- bili evoluzioni.
Vengono presentati alcuni aspetti del lavoro di un servizio pubblico di consultazione psicologica per giovani dai 18 ai 25 anni e per le loro famiglie, che fornisce un “colpo d’ala” a chi necessita di un sostegno per ripartire nel proprio percorso a vari gradi e con differenti strumenti (individuo, famiglia, gruppo, comunità, equipe cu- ranti). In particolare viene focalizzato il tema del lavoro clinico in rete, necessario per la condizione attuale degli adolescenti in difficoltà, che, pur essendo “sempre connessi”, manifestano forti carenze nella capacità di sviluppare e mantenere vitali relazioni affettive e sociali “reali”.

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EscherAdolescenti

Gruppo adolescente, istituzione e mondo virtuale: la negoziazione dei limiti

Abstract
In questo lavoro gli autori propongono una riflessione sul modo in cui l’era digitale ha modificato la comunicazione e gli assetti relazionali tra gli adolescenti. L’attenzione è stata posta su come le possibilità illimitate offerte dal mondo virtuale possono rinforzare l’onnipotenza adolescenziale. Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) consentono all’adolescente di oggi di ridurre il confronto faccia a faccia e di sostituire l’esperienza diretta con una percezione mediata. L’obiettivo è stato quello di esplorare il modo in cui le nuove “regole” del mondo virtuale colludono con il funzionamento mentale dell’adolescente. La riflessione si è focalizzata sulla negoziazione del limite dell’utilizzo

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EscherAdolescenti

Adolescenti e smartphone in un laboratorio di arteterapia

Abstract

Nel presente articolo si riferisce di una esperienza di psicoterapia di gruppo con adolescenti in un contesto particolare che è quello di un laboratorio di arteterapia, per raccontare le nuove frontiere del setting con l’adolescente e di come si possano creativamente inserire elementi quali l’uso del cosiddetto “smartphone” in una relazione terapeutica esattamente come è possibile utilizzare il disegno o il modellaggio della creta come protosimboli in una comunicazione

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EscherAdolescenti

Storie e gruppi terapeutici di adolescenti tra sogno e realtà

Abstract

Presentiamo l’esperienza di un gruppo terapeutico aperto per adolescenti dai 13 ai 17 anni, seguiti dalla UONPIA territoriale di Treviglio (BG) per disturbi della personalità antisociale, disturbi della condotta, disturbi dell’umore, talora associati a ritardi cognitivi lievi o disturbi di sviluppo pregressi. Il gruppo lavora con la tecnica della storia terapeutica e del linguaggio fotografico, con strumenti digitali comuni come telefoni cellulari o pc. In otto anni di lavoro sono stati coinvolti circa 80 adolescenti. Viene riportata una esemplificazione clinica del lavoro terapeutico di

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GruppoRito

Riti e ritualità cibernetiche nella comunità dei fratelli digitali: riflessioni teorico-cliniche

Abstract

Il presente lavoro si focalizza sul tema del rito in adolescenza. Inizialmente, viene discussa la funzione del rituale durante l’adolescenza e le relative trasformazioni puberali. Viene fatto cenno alla crisi del rito che caratterizza le società post-moderne e l’impatto che questo può avere sul percorso evolutivo dei più giovani. Attenzione viene inoltre data alle dimensioni rituali che possono venire a configurarsi tra gli adolescenti nel contesto del ciberspazio e dei videogiochi. Nello specifico, vengono distinti fenomeni che svolgono per gli adolescenti di oggi la funzione del rito e che sono al servizio dello sviluppo della persona, da fenomeni più francamente solipsistici e sintomatici di fragilità narcisistiche.

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EdipoGruppo

Auto-generazione come difesa strutturante che testimonia l’importanza dell’illusione di gruppo in adolescenza

Abstract

L’autore, confrontando i gruppi di bambini e i gruppi di adolescenti con lo stesso dispositivo, dimostra che il complesso di Edipo non ha la stessa funzione organizzativa. Negli adolescenti la scena primaria, legata alla sua passività, li integra in una scena sessuale infantile insostenibile, e passando attraverso l’auto-generazione e la complementarietà dei sessi,

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EdipoGruppo

Dissoluzione dei confini e crisi identitarie in adolescenza nell’epoca della rete: un approccio duale/gruppale

Abstract

L’autore, dopo aver individuato le modificazioni psico-socio-strutturali conseguenti alla pervasività del virtuale, propone una lettura della costruzione identitaria adolescente a partire dai rischi provenienti dalla dissoluzione dei confini tipici dell’era digitale. A partire da alcune situazioni cliniche duali e gruppali viene sottolineata la necessità di una rivisitazione del setting psicoterapeutico per raggiungere gli adolescenti “iperconnessi” e potenzialmente “senza

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MusicaGruppo

Musicoterapia di gruppo, musicale e analitica nell’adolescenza

Abstract

Il soggetto adolescente è costretto a fare la riconquista del suo involucro sonoro, ferito dall’irruzione pubertaria. L’intero universo del suono e in particolare il corpo sonoro deve essere riorganizzato per garantire la continuità

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PolifoniaCorpo

Gruppo a mediazione corporea per adolescenti che soffrono di obesità. Contenimento terapeutico al momento della perdita di peso

Abstract

La riflessione è centrata sull’utilità di un approccio psicoanalitico corporeo di gruppo, come una delle modalità di presa in carico dell’obesità nel momento della fase adolescente. In effetti, il gruppo a mediazione terapeutica può essere un supporto di contenimento per le adolescenti che soffrono di obesità, al momento della “perdita di peso”, nel quale presentano una carenza di transizionalità, di contenitore psichico, che si traduce in un’immagine inconscia del corpo turbolenta. Attraverso questo articolo metteremo

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Campo

I gruppi nella costituzione soggettiva adolescenziale. Considerazioni sul disegno di un bambino di 12 anni e sui suoi commenti 50 anni dopo

Abstract
Nel periodo compreso tra la pubertà e l’adolescenza il gruppo rende possibile e favorisce il cammino verso la soggettività, attraverso i giochi di identificazioni reciproche che danno un sentimento di pertinenza al collettivo. Questo lavoro mette in evidenza la possibilità di arrivare a pensarsi come simili, ma anche differenti, rispetto ai partecipanti del gruppo, compagni di viaggio nel fondamentale lavoro di passaggio dall’endogamia all’esogamia, garante dell’esistenza di un ordine culturale costitutivo del discorso e del collettivo sociale che definirà un mondo, le cose che in esso si incontrano, le relazioni di queste cose tra loro e con gli individui che abitano questo mondo. Continua a leggere

Campo

Campo gruppale e contesto scolastico. “Quando la società ha prurito ci si gratta a scuola”

Abstract

Abbiamo scelto questa frase iniziale come titolo al nostro lavoro perché crediamo che dia conto di alcune credenze inconsce che sono condivise dai gruppi sociali che costituiscono la comunità, tra genitori, giornalisti, docenti, studenti, politici, governanti.
Attraverso una lettura bioniana, potremmo dire che questi gruppi evidenziano convinzioni che li fanno funzionare come gruppi in assunto di base, sia perché la scuola ha un Leader rappresentante o che incarna un Messia che risolve tutto, sia perché diventa pericolosa e deve essere oggetto di Attacco, non rispondendo, in definitiva, alle aspettative in essa depositate. Questo aspetto è ciò che incontriamo nei discorsi e nelle rappresentazioni oggetto del nostro studio, dal 2005 al 2011, in una ricerca sulla “violenza nella scuola”.
La stessa ricerca ha avuto come focus d’interesse diversi livelli di insegnamento nella zona meridionale della provincia di Buenos Aires e nella zona nord-est della Capitale Federale.
In questo articolo, attraverso un punto di vista che sottolinea il concetto di campo, ci concentreremo su riflessioni che riguardano i gruppi che integrano il livello secondario di insegnamento ufficiale. Tratteremo le rappresentazioni collettive che hanno genitori, docenti ed adolescenti su ciò che “sentono, pensano e fanno in qualità di gruppi integranti dell’istituzione-scuola” quando si verifica un incidente critico nello scenario scolare.
Abbiamo realizzato inchieste, colloqui ed osservazioni partecipanti sugli effetti dell’identificazione interpretata da ogni gruppo come “violenza” e su quali siano le sue pratiche per affrontarla, così come le proposte per fare prevenzione.
Per contestualizzare il tema della ricerca, ci interessava precisare da quando è emerso il problema della violenza scolastica e il concetto operante di bambino, adolescente ed adulto.
Per questo motivo abbiamo anche lavorato sull’archeologia e la storicizzazione della violenza e dell’adolescenza.
Malgrado un alto numero (210) di inchieste e colloqui, non è stato possibile fare una ricerca statisticamente significativa, ma una ricerca qualitativa ed esploratoria che identificherà le variabili e/o le dimensioni del problema.
Si è trattato di un lavoro interdisciplinare, per cui abbiamo costituito una rete tra il Dipartimento di Ricerca dello IUSAM (Istituto Universitario di Salute Mentale dell’Associazione Psicoanalitica di Buenos Aires) e l’ISFD (Istituto Superiore di Formazione Docente) di Avellaneda. Continua a leggere

GruppoAdozioni

Juno, Claire, Camille: come il cinema racconta l’esperienza della gravidanza in adolescenza

Abstract

Il lavoro propone attraverso l’analisi di tre film, “Juno”,” Le ricamatrici”, “17 ragazze”, alcune riflessioni sulle difficoltà delle adolescenti nell’incontro con la propria capacità generativa. Le gravidanze, nate in contesti profondamente diversi, parlano del disagio nel rapporto con il diventare donna che sembra connesso con le difficoltà incontrate nella relazione con una madre vissuta come inadempiente ad una funzione di sostegno. Continua a leggere

SeuratAdolescenti

Premessa, “L’adulto nei gruppi con bambini e adolescenti 2”

Il gruppo psicoterapeutico con bambini e adolescenti ha una caratteristica di fondo: è quella-messa in rilievo da Francois Sacco-nell’articolo d’apertura di questo secondo numero che dedichiamo al tema dell’adulto in queto tipo di gruppi – d’essere “l’incontro dell’adulto con partecipanti in età evolutiva”. Sacco ritiene che questa connotazione, determinante per questo tipo di gruppi, non sia scindibile da un ‘altra a cui lo psicoanalista e psicodrammatista di gruppo francese, ma italiano d’origine, tiene molto:il gruppo sarà anche il luogo dell’”incontro tra una sessualità evoluta e una sessualità in divenire”. Il punto di vista di cui Sacco si fa portatore ci sembra quello di chi guarda alla sessualità infantile non come a “una semplice tappa dello sviluppo” ma come al “fattore essenziale organizzatore della psiche” (Sacco, 2002). Continua a leggere

PicassoSaltimbanchi

Presentazione di materiale clinico di un gruppo terapeutico con adolescenti

Abstract

L’autrice presenta un gruppo di durata di un anno, che è costituito da sei membri di età compresa tra i 16 e i 22 minuti. Le sedute sono a frequenza settimanale della durata di un ’ ora e trenta minuti.  Nella prima seduta la terapeuta ha svolto la funzione di sognatrice ad occhi aperti per l’intero gruppo. Attraverso l’immagine della “Storia infinita” ha restituito ai membri la loro collocazione esistenziale di “granelli di polvere in attesa della distruttività del nulla”, capaci comunque di riportare in vita “il mondo di Fa Continua a leggere

MatisseIcaro

La scena ordalica in adolescenza: un tentativo di separazione dagli oggetti primari

Abstract

L’autore indaga la funzione del pericolo e dell’attraversamento della prova che molti adolescenti incontrano. Studia l’impatto della scena ordalica riguardo alla simbolizzazione primaria. Considera che questo fenomeno detto di ordalia del contatto testimonia l’interesse di un lavoro di ripresa nell’après coup, di scene rimaste in attesa di simbolizzazione per aiutare questi adolescenti a defondersi Continua a leggere

MatisseIcaro

Adolescenti in ospedale: incidenti e dinamiche psicologiche pre- traumatiche

Abstract

Obiettivo: Esplorare le caratteristiche psicologiche e relazionali di adolescenti ricoverati nei reparti ospedalieri chirurgici e ortopedici in seguito ad incidenti di vario genere, per promuovere la conoscenza dei fattori psicodinamici coinvolti nel rischio di incidenti in adolescenza.

Metodologia: E’ stato studiato un campione di 205 soggetti (tra 14 e 24 anni), appaiato ad un gruppo di controllo di 205 soggetti. Sono state condotte interviste cliniche semi-strutturate da sei psicoterapeuti specializzati in psicoterapia dell’adolescenza; successivamente Continua a leggere

MatisseIcaro

Adolescenza e guida pericolosa: una riflessione critica

Abstract
Analizzando i dati di un precedente lavoro gli category formulano alcune considerazioni sul problema della guida pericolosa in adolescenza osservando come gli studi quantitativi forniscano una sorta di fotografia dei comportamenti a rischio adolescenziale, ma non permettano una comprensione del significato psicologico del fenomeno. Vengono criticati il costrutto psicologico definito “sensation seeking” considerato come tratto di personalità specifico per la popolazione adolescenziale e giovanile adulta, e il costrutto relativo all’autoefficacia regolatoria, cioè l’incapacità di resistere alla pressione ese Continua a leggere

FormeCircolari

Presentazione del numero, Anoressia, Adolescenza, Gruppo

Nel 2004 Funzione Gamma presentava la quattordicesima edizione “Gruppi con pazienti anoressici: fattori terapeutici”; oggi siamo liete di proporre la  prosecuzione del dialogo allora avviato, sviluppando ulteriormente il tentativo di coniugare il modello teorico con l’intervento clinico, attraverso la pubblicazione della ventiquattresima edizione “Anoressia Adolescenza Gruppo”.  Il titolo già di per sé consente di intuire che il tema dell’identità costituisce l’invisibile itinerario percorso nella concezione e nello sviluppo di quest’edizione.
Rouchy (1987, cit. in Le Roy, 1994, p. 194) scrive: “È impossibile proclamare la nostra identità senza nominare uno dei molteplici gruppi ai quali apparteniamo”. Come esseri um Continua a leggere

FormeCircolari

Individuazione del Sé e disturbi alimentari in adolescenza

Abstract

Lo scopo di questo articolo è quello di presentare un’ipotesi eziopatogenetica dei Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) in adolescenza, a partire dal modello teorico della Psicologia del Sé e sulla base dell’esperienza clinica maturata sul campo. Secondo tale ipotesi, una particolare s Continua a leggere

FormeCircolari

Anoressia, Adolescenza, Gruppo

Abstract

La lettura del disturbo anoressico può essere affrontata attraverso due assi: quello che procede nelle profondità intrapsichiche, alla ricerca dei fattori personali che im Continua a leggere

FormeCircolari

Anoressia: il pericolo di un nichilismo suicida per sopravvivere in adolescenza

Abstract

La morte come ciò che rende possibile il riferirsi del soggetto anoressico ad altro, nell’avvenuto riconoscimento dell’insussistenza di ciò in cui in precedenza, compiacendo si è sforzato: garantire il godimento dell’Altro (Lacan, 1973). Nell’avversione contro l’umano e il corporeo, si affer Continua a leggere

Senso

Mente adolescente e neuroscienze

Abstract

Stiamo assistendo negli ultimi anni ad un grande sviluppo sia nella ricerca neurofisiologica che neuropsicologica, nel continuo tentativo, da parte di alcuni neuroscienziati, di spiegare e integrare come scoperte scientifiche possano essere utili nel confermare le basi fondanti della teoria psicoanalitica.

Le neuroscienze stanno attualmente delineando le strutture e le funzioni dei sistemi cerebrali che processano le informazioni della relazione con il caregiver, che mediano l’attac Continua a leggere