Articoli

CarnevaleQuaresima

La costruzione di un percorso terapeutico

Abstract

L’autore propone di considerare la dinamica dialettica tra esterno e interno come elemento centrale di organizzazione del percorso in una Comunità Terapeutica. Tale dialettica investe la vita psichica e relazionale del paziente che con il suo ingresso nella Comunità si allontana dai suoi oggetti di investimento sani o patologici che lo hanno accompagnato fino ad allora e entra in un nuovo contesto di cura e relazione. In questo tragitto egli porta contemporaneamente dentro di sé i propri stili di funzionamento psichico e relazionale, procede per prove ed errori nel tentativo di mantenerli in vita o avventurarsi in nuovi modi di essere nel mondo. Anche la Comunità vive la tensione tra l’esterno sociale con le sue regole e contraddizioni – alle volte tanto importanti nello sviluppo della psicopatologia, come nei casi di anoressia e di disturbo di personalità – e una propria organizzazione interna che deve saper conservare stabilità e coerenza per garantire la propria funzione terapeutica. La funzione di contenimento e di contenitore istituzionale viene fortemente indicata come elemento fondamentale, suggerendo che i confini della Comunità debbano essere costruiti in modo da garantire una sorta di semipermeabilità tra interno e esterno, una semipermeabilità che faccia da antidoto sia alle tendenze autoreferenziali, sia agli eccessi di permeabilità all’esterno che la renderebbero inefficace nel suo compito di proporre condizioni nuove per la ripresa del percorso evolutivo dei suoi ospiti. L’uso emancipativo dell’aggressività è

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CarnevaleQuaresima

La formazione degli operatori

Abstract

L’homo sapiens sapiens ha ereditato un enorme potenziale genetico, selezionato nel corso di moltissimi anni, che si è rivelato indispensabile per la sua sopravvivenza, ma che talvolta manifesta alcuni aspetti vestigiali, inutili o anche fastidiosamente ingombranti, determinando una sorta di dissonanza, un mismatch evoluzionistico. L’aggressività è uno di questi aspetti potenzialmente problematici eppure se ben indirizzata può diventare una risorsa e non sfociare necessariamente in violenza e distruttività, divenendo piuttosto una modalità di adattamento efficace in contesti di civiltà. L’uomo si è evoluto anche per poter portare il conflitto a livello simbolico, esprimendolo ed agendolo attraverso la competizione, ponendo così un argine alla violenza.

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GiornateRomane

In cerca del “me stesso” [self] terapeuta

Abstract

L’autore ripercorre le tappe della sua formazione come psichiatra,psicoterapeuta e psicanalista fino all’incontro con la Psicoanalisi Multifamiliare;si sofferma sulle parallele trasformazioni avvenute nel modo di pensare il paziente e la malattia mentale,nel suo agire clinico e nella relazione tra sé e il paziente. Dalle posizione prevalentemente organicistiche insite nella formazione psichiatrica classica,si evidenziano i cambiamenti epistemologici e metologici che gradualmente hanno condotto l’Autore all’utilizzo della Psicoanalsi Multifamiliare nella sua pratica clinica con pazienti gravi;in particolare focalizza l’attenzione sul nuovo modo di vivere il ruolo di terapeuta che attraverso il riconoscimento della virtualità sana del paziente,si sposta dalla funzione contenitiva alla funzione di sostegno efficace nello sviluppo delle potenzialità in risorse. I cambiamenti avvenuti nel significato attribuito alle situazioni critiche e nel modo in cui queste sono gestite evidenziano il senso terapeutico dello spostamento dal contenimento(farmacologico,meccanico o interpretativo)talvolta necessario ma sempre connesso alla paura che il paziente non trovi il suo proprio limite,al

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PolifoniaCorpo

Gruppo a mediazione corporea per adolescenti che soffrono di obesità. Contenimento terapeutico al momento della perdita di peso

Abstract

La riflessione è centrata sull’utilità di un approccio psicoanalitico corporeo di gruppo, come una delle modalità di presa in carico dell’obesità nel momento della fase adolescente. In effetti, il gruppo a mediazione terapeutica può essere un supporto di contenimento per le adolescenti che soffrono di obesità, al momento della “perdita di peso”, nel quale presentano una carenza di transizionalità, di contenitore psichico, che si traduce in un’immagine inconscia del corpo turbolenta. Attraverso questo articolo metteremo

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PieroSogno

Il Racconto del sogno come richiesta di contenimento – L’approccio intersoggettivo ai sogni

Abstract

Il sogno come strumento di accesso ai contenuti inconsci dell’individuo e elemento portante della disciplina psicoanalitica viene rivisitato alla luce del fattore intersoggettivo, considerando le funzioni che esso assolve all’interno del contesto gruppale, c Continua a leggere

MatisseIcaro

Superficie cutanea e pelle mentale: l’incidente-ustione come sintomo

Abstract

Attraverso le suggestioni fornite da un caso clinico viene svolta una breve panoramica sulle posizioni di alcuni category della tradizione psicoanalitica che si sono occupati delle funzioni della pelle nello sviluppo psichico. La particolarità del caso preso in esame è quella di mettere in evidenza come l’incidente in adolescenza possa essere messo in atto per segnalare una frattura in una fase molto Continua a leggere

GiorgioneFilosofi

La narrazione dei sogni come avvenimento interpersonale

Abstract

L’autore presenta uno specifico tipo di narrazione: il racconto dei sogni come richiesta di contenimento e di elaborazione di specifici contenuti mentali. Viene sottolineato come la possibilità di comunicare e condividere i propri sogni rappresenti una funzione appresa nel corso dei p Continua a leggere

sogno e gruppo

Potenzialità trasformative del gruppo

Abstract

L’autrice intende chiarire anche con un esempio clinico alcuni aspetti del lavoro di gruppo, la sua potenziale efficacia per le patologie adolescenziali in cui spesso la famiglia di origine non è stata in grado di fungere da adeguato contenitore. In questi casi il gruppo terapeutico, date le caratteristiche descritte, può offrire un rassicurante Continua a leggere

sogno e gruppo

Gruppo primordiale e immagini oniriche

Abstract

La finalità dell’articolo è di presentare configurazioni che emergono come immagini-sogno, espresse in attività ludiche di bambini durante le sedute di un lavoro denominato dall’autrice “Interventi Terapeutici Genitori-Bambini”. Gli “Interventi” sono ispirati al modello di Osservazione Esther Bick e ai contributi di W. Bion sul funzionamento dei gruppi. Hanno come focus principale quello di promuovere la comunicazione e la comprensione delle “situazioni- Continua a leggere