Articoli

Recensione “Transiti, Scritti su psicanalisi cultura e società (1976 – 2005)”

di Lucilla Ruberti

Transiti, passaggi, dimensione entro la quale il libro si manifesta permettendo al lettore di “transitare” in differenti quanto simili dimensioni della conoscenza, una conoscenza mai disgiunta dalle emozioni e sempre aperta al dialogo. Contributi che spaziano in testi ampi e trasversali evidenziando dialoghi e dibattiti ma anche conflitti che permettono trasformazioni negate nel tempo rispetto alla possibilità di un incontro tra discipline.

Interventi che esprimono una visione ispirata ad una psicanalisi non riduttiva né chiusa all’autosignificazione ma che si presenta come dialogante con gli altri ambiti del sapere in una forma Continua a leggere

CarnevaleQuaresima

La comunità terapeutica democratica: morbida o dura con la violenza?

Abstract

L’ambiente terapeutico ha un duplice obiettivo: impostare limiti al comportamento patologico (come quello violento) e promuovere le competenze psicosociali. Per raggiungere tali obiettivi, è richiesta ‘una stabile e coerente organizzazione sociale che fornisca un ampio contesto di trattamento integrato’ (Abroms, 1969) e la Comunità Terapeutica Democratica (CTD) fa parte di tali organizzazioni.

Seguendo il pensiero di Tom Main, tuttavia, è la ‘cultura’ della CTD, piuttosto che la sua ‘struttura’, a caratterizzare la natura terapeutica del setting (Main, 1983). Pertanto, in questo scritto, utilizzando degli esempi presi da un setting protetto, l’autore illustrerà come alcune delle ideologie alla base delle CTD si possono tradurre nella pratica clinica.

Il DNA della “cultura” sottostante le CTD deve quindi essere in grado di replicarsi in modo accurato giorno per giorno, in modo da evitare di riproporre uno spazio dove regni ‘un’automatica e irriflessiva ritorsione’- l’incontro o il fronteggiarsi di aspetti speculari – odio con odio, rabbia con rabbia o il desiderio con il desiderio (Lambert, 1981).. In tal modo, può incarnare e presentare ai suoi pazienti una ‘cultura dell’indagine’ (Main, 1983) sostenibile, che può essere finalmente interiorizzata.

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Campo

Il gruppo interno come modello della mente

Abstract

A partire dalla differenziazione tra  psicoanalisi del vincolo e  prospettiva vincolare della psicoanalitica, la  nozione di Pichon-Riviere – poco utilizzata e conosciuta – di gruppo interno appare come la considerazione teorica che maggiormente si adatterebbe a quest’ultima prospettiva.
Implica una riformulazione del concetto dell’uomo in relazione con la società e la cultura di appartenenza e, conseguentemente, implica anche un cambiamento di enfasi nelle teorizzazioni classiche. In ultima istanza, si considera lo psichismo, nell’ambito della psicoanalisi, come la risultante dell’incontro tra la disposizione biologica e l’impronta socio-culturale mediata attraverso i principali gruppi umani.
In tal senso, più che vedere il conflitto nei termini di opposizione tra pulsione e cultura, secondo quanto sostenuto da Freud, lo si intende sottolineando l’importanza dei conflitti derivati della vita dell’uomo nella sua cultura di appartenenza.
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Migrazioni

Musica, contesto e cultura: contributi della ricerca etnomusicologica alla ricerca in ambito musicoterapeutico

Abstract

Questo articolo indaga il rapporto fra musicoterapia ed etnomusicologia perché, se l’utilizzo della musica per scopi terapeutici è una pratica antica, varia e diversificata, anche la pratica musicoterpeutica attuale è incredibilmente varia, ed anche se negli ultimi 50 anni si è costituita come disciplina autonoma sempre più scientificizzata, (grazie ai contributi delle neuroscienze, della medicina, della psicologia…) non per questo è rimasta immune dai suoi retaggi ancestrali. La terapia musicale si basa, infatti, sulla “umanità della musica”, vale a dire su ciò che nella musica c’è di universalmente umano, che coivolge il corpo, la mente, lo spirito e le emozioni in un’ottica globale. Continua a leggere

Unitas Multiplex La funzione terapeutica del rito nella psicoanalisi di gruppo e nelle culture tradizionali:convergenze e diversità

Abstract

L’ autore si ispira alla metafora dell’ Unitax Multiplex per affrontare un lavoro sui gruppi dal punto di vista psicoanalitico e antropologico per via della molteplicità delle prospettive nel tentativo, allo stesso tempo, di individuare parametri di unitarietà. Verrà approfondita la funzione terapeutica nei gruppi con una particolare attenzione agli aspetti mitico-rituali, tenendo conto che i fattori contingenti dell’incontro che realizza un piccolo gruppo a funzione analitica hanno elementi di similar Continua a leggere