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Violenza sociale e migrazione: l’emergenza delle tracce traumatiche in un gruppo Photolangage®

Abstract

In un contesto di violenza sociale e di grande precarietà, i flussi migratori contemporanei rimettono in questione i nostri dispositivi di cura e in particolare il setting individuale. La questione riguardante i potenziali traumi legati a una migrazione forzata ci confronta, inoltre, alla complessità del quadro clinico in contesto transculturale. Attraverso un dispositivo originale che prevede l’uso della mediazione delle immagini in un gruppo di richiedenti asilo, cercheremo di mostrare come il ricorso alla terapia di gruppo, da un lato, e alla mediazione fotografica, dall’altro, possa rivelarsi un apporto fondamentale per rilanciare i processi associativi e di rappresentazione degli affetti e fare emergere le tracce traumatiche sottostanti.

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Photolangage© e crisi istituzionale

Abstract

Riferiremo in quest’ articolo di un’esperienza d’utilizzo del gruppo di mediazione di Photolangage©, in occasione di un intervento di formazione in un istituto che attraversava uno stato di crisi. Continua a leggere

Lo sguardo nella rielaborazione dell’immagine di sé in un gruppo a mediazione Photolangage

Abstract

La partecipazione dell’autice per un anno ad un gruppo Photolangage, presso il reparto psichiatrico di un ospedale diurno di Lione, la ha portata a sviluppare una riflessione sulla funzione dello sguardo nella rielaborazione dell’immagine di sé specificatamente con que Continua a leggere

Il metodo Photolangage in un gruppo di mediatori familiari

Abstract

Il presente lavoro espone alcune riflessioni emerse dalla mia esperienza pluriennale di utilizzazione del Photolangage nei gruppi di formazione per mediatori familiari.
La scelta di usare tale tecnica all’interno dei percorsi di formazione deriva dal riferimento al modello teorico di interpretazione dei fenomeni di crisi elaborato d Continua a leggere