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GiornateRomane

La pluralita’ del gruppo e l’individualita’ del singolo

Abstract

In questo lavoro viene analizzato, attraverso il contributo di autori provenienti da discipline diverse, come la dualità, la molteplcità e la pluralità interne e spesso inconsce sembrino essere gli elementi strutturanti dell’unità individuale; la mente individuale sembra organizzarsi intorno a configurazioni di stati del Sé molteplici e discontinui con diversi gradi di consapevolezza. La possibilità di integrare le moltiplcità e discontinuità individuali si basa sulla fondamentale funzione della mente di oggettivare/soggettivare se stesso e l’altro;tale funzione appare carente o inesistente nelle gravi forme di disagio psichico e ciò sembra derivare, secondo l’Autrice,da una mancata esperienza di esistere stabilmente nella mente dell’altro come soggetto. E’ quello che accade nelle rigide interdipendenze patogene,in cui viene impedito l’emergere di un Io in grado di oggettivare/integrare il Me e di soggettivare/riconoscere/l’Altro.Tramite la presentazione di un breve spezzone di seduta, vengono proposte alcune riflessioni su come il Gruppo di Psicoanalisi Multifamiliare possa svolgere una funzione vicariante nella capacità di oggettivare/soggettivare, attraverso il costituirsi

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PolifoniaCorpo

La “Mente Ampliada” come corpo vivo del Gruppo di Psicoanalisi Multifamiliare

Abstract

Tra i due riferimenti di Peter Brook (1968), con cui inizia e si conclude questa riflessione sul corpo del e nel gruppo, c’è quello spazio vuoto, creativo, indispensabile nel teatro come nel lavoro del Gruppo di Psicoanalisi Multifamiliare. Sullo sfondo, la funzione contenitiva del gruppo come del coro nella tragedia greca. La riflessione sarà articolata attorno alle interdipendenze patogene e patologiche alla base delle trame relazionali in diverse famiglie (di un DSM Continua a leggere