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Il figlio adottato e la sua doppia origine

Abstract

Attraverso la presentazione di due casi clinici – il primo di una giovane donna adottata nella prima infanzia da una famiglia con adozione nazionale, l’altro di due genitori adottivi chiamati a fare il lutto del distanziamento del figlio adottato ormai giovane adulto – si sottolinea la persistenza della doppia connessione dell’adottato, da un lato con la famiglia di origine, dall’altro con i nuovi legami adottivi (Brodzinsky, Schechter, Marantz Henig, 1992). Tale doppia connessione permane, anche quando apparentemente uno dei due poli, o entrambi, sembrano “scomparire” dall’esperienza soggettiva e relazionale dell’adottato e della sua famiglia adottiva, per riemergere nel tempo con modalità peculiari per ogni soggetto. Continua a leggere