Articoli

Freud, Bion, Matte Blanco, Corrao e l’arco di Filottete

di Salvatore Sapienza e Alessandra Tenerini

ln “Freud, Bion, Matte Blanco, Corrao e l’arco di Filottete” Salvatore Sapienza e Alessandra Tenerini ci offrono un testo di notevole originalità che presenta una ricca ed articolata riflessione sul mito e sul suo utilizzo nella psicoanalisi duale e di gruppo.

Il titolo del libro convoca il parallelismo freudiano tra l’arco di Filottete, indispensabile per la conquista della città di Troia e la psicoanalisi come strumento per la conoscenza dell’inconscio. Il testo sottolinea la rilevanza e il valore del mito come forma del pensare la realtà. Le narrazioni mitiche, secondo gli autori, custodiscono infatti elementi strutturali della psiche, raccontando passioni, desideri, emozioni al di là del luogo e del tempo. Coinvolgendo ogni individuo e ogni collettività.

I padri fondatori della psicoanalisi vengono proposti nel testo per uno “scambio di oggetti mentali”. Il testo infatti ha l’intento di mettere insieme quattro esploratori della psicoanalisi, Freud, Bion, Matte Blanco e Corrao, attraverso la trama del mito rivolgendosi ad esso come ad un ponte, per connettere il pensiero conosciuto all’ignoto in via di essere scoperto, così come fece in origine la stessa psicoanalisi. Continua a leggere

PicassoSaltimbanchi

Sogno, mito e verità traumatica nel gruppo terapeutico

Abstract

Attraverso i miti e le pratiche rituali che ne derivano “il religioso primitivo addomestica la violenza, la regola, la ordina e la incanala allo scopo di usarla contro ogni forma di violenza propriamente intollerabile” (Girard, 1972): il mito nasce come antidoto del trauma, e della sua destabilizzante reiterazione all’interno delle collettività arcaiche. E’ allora lecito pensare che l’utilizzo narrativo del mito nella piccola comunità del gruppo terapeutico veicoli con sé ancor oggi l’ancestrale memoria delle sue originarie funzioni generative di legame e di senso per i primi raggruppamenti sociali, e sia perciò dotato, proprio nel contesto gruppale, di un’insostituibile potenza trasformativa. La trattazione è sostenuta da una esemplificazione clinica. Continua a leggere

PicassoSaltimbanchi

Pensiero mitico, gruppo, pazienti gravi

Abstract

Sono descritte due funzioni principali del mito nel lavoro di gruppo: la funzione comunicativa e quella finalizzata a trasmettere elementi che il pensiero razionale non può completamente trasportare. Continua a leggere

PicassoSaltimbanchi

Presentazione: Mito, Sogno e Gruppo 2

Il n. 10 di Funzione Gamma completa e conchiude un trittico, esprimendo una realtà densa di significato e di salienza clinica. Perchè l’aver associato “sogno”,”mito” e “gruppo” consente di stabilire tra queste variabili rapporti reciproci, atti ad una sintesi che eccede il contingente, il qui ed ora, il puro dato ecologico, per assurgere ad una etologia che si allarga a sfere indefinite. Secondo questa prospettiva sognare non basta; perchè il “sogno”, preso in isolamento si conchiude in un circolo ermeneutico che piega la parabola della vita, trasformandola in cerchio ripetitivo di se stesso. A sua volta il “mito”, se inteso come barriera del sogno, del pensare e dell’immaginare allo stato nascente, si rivela come un “passaggio all’atto” Continua a leggere

PieroSogno

Presentazione “Sogno, mito e gruppo”

Nel maggio del 1999, è andato on line il primo numero di Funzione Gamma, dedicato a Sogno e gruppo, seguito poco dopo da Sogno e gruppo II. A distanza di tre anni compare il nono numero Sogno, mito e gruppo. Il decimo Sogno, mito e gruppo II uscirà tra qualche mese. Il Comitato scientifico e la Redazione della rivista ritengono che il tema abbia un’importanza centrale per chi si occupa di terapia di gruppo e più in generale del rapporto tra individui e gruppo. Molti sogni e miti rappresentano veicoli Continua a leggere

PieroSogno

Sogno o mito? Due forme e due destini dell’immaginario

Abstract

L’autore distingue due modalità dell’immaginario gruppale. Il primo è un immaginario esploratore, organizzato dai processi primari della rappresentazione dell’inconscio: il sogno. La seconda è una spiegazione immaginaria, che caratterizza uno sfondo fantasmatico ed il cui obiettivo è quello di creare un auto-rappresentazione comune e condivisibile da parte del gruppo: il mito. Sogno e mito lavorano al proprio livello attraverso lo stesso materiale di processi inconsci. Il mito agisce attraverso i processi terziari, che creano il collegamento tra il primario e il secondario, mentre il sogno è governato da processi primari. Le seguenti sono poi sviluppate: descrivono la funzione mitopoietica in gruppi (Kaës, 1976). Continua a leggere

PieroSogno

Creazione del mito, transizione sociale e trasformazione: viaggio nell’età del sogno

Abstract

Il documento sarà presentato in tre sezioni. Nella parte 1 verrà formulata un’ipotesi di lavoro sulla transizione. Nella parte 2 verrà presentato il materiale illustrativ Continua a leggere

PieroSogno

La Supervisione ai Gruppi Istituzionali : i miti e i sogni

Abstract

Dopo una disamina della letteratura che ha trattato il tema della narrazione, della mitipoiesi e dei processi elaborativi del gruppo, gli category presentano il lavoro del gruppo di supervisione come sforzo di comprensione e restituzione trasformativa, a partire dalla elaborazione dei “miti istituzionali”: questi sono descritti come elementi per la comprensione del funzionamento di Continua a leggere

PieroSogno

Sognare e pensare di gruppo: la nascita del mito

Abstract

Il considerare il gruppo e l’individuo come punti diversi di un continuum permette il superamento di una presunta dicotomia ontologica tra individuo e gruppo, dal momento che l’individualità specificamente umana può essere intesa in termini relazionali così che Continua a leggere

PieroSogno

Il mito del Self Made Man e la funzione realistica dei sogni in pazienti con disturbi alimentari

Abstract

In questo lavoro abbiamo analizzato il caso di una paziente che viene in consultazione per condotte di abbuffate. Intendiamo questo come un disturbo alimentare che evidenzia alterazioni precoci nella struttura psichica, causate da dinamiche di dipendenza della paziente verso la madre che adottava come stile di comportamento il disinvestimento affettivo. La paziente sembra rappresentare un Mito, che é quello di  “Self Made Man“. In ciò ella si ritrova. Cosí si raffigura in relazione al disin Continua a leggere

PieroSogno

I destini del transfert e le infinite trasformazioni dei fantasmi originari

Abstract

La comprensione delle nuove forme di sofferenza psichica nella nostra società, specialmente gli stati limite,é molto più pertinente se noi accettiamo di considerare i loro comportamenti come la distribuzione di un fantasma originario secondo due ordini quello del rito e quello del mito. Molto spesso,i comportamenti antisociali di queste personalità sono incompresi perché non li consideriamo per quello che sono :dei fantasmi originari,dei sogni e degli incubi che, trasferiti nel contesto sociale, si trasfigurano in riti o Continua a leggere

ChagalFiaba

La Relazione tra Incesto e Hubris, nei sogni, nei miti e nei racconti popolari

Abstract

Nei miti, l’hubris e l’incesto sono i due archetipi più frequentemente indicati come i peccati primari delle varie culture. E’ ragionevole assumere che il tabù di questi due peccati costituisce le regole fondanti o gli assiomi morali per l’intera cultura umana.

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BronzinoBionFoulkes

Bion e Foulkes, un incontro mitologico. Soltanto, ma é già abbastanza!

Abstract

L’autore in questo articolo intende promuovere una sintesi fra Bion e Foulkes, sulla base del “mito” inteso come idealizzazione di un fatto storico che abbia assunto un’importanza, un rilievo particolare. Con questo scritto l’autore auspica la realizzazione dell’integrazion Continua a leggere

BronzinoBionFoulkes

Breve studio iconologico del dipinto di copertina. “Allegoria del tempo e dell’amore”

Abbiamo scelto per l’immagine di copertina questo dipinto eseguito da Angelo Bronzino attorno al 1546 per un’insieme di ragioni. La prima è ovviamente quella che quest’opera rappresenta, in maniera molto pregnante, una situazione gruppale con una sua dinamica. La seconda è che questa raffigura un motivo mitico-allegorico, e questo ci sembra rimandi utilmente ai molti riferimenti al mito, contenuti negli articoli di questo numero. La terza è data dal titolo: “allegoria del tempo e dell’amore”, temi anche questi molto trattati dagli category di questo numero, si pensi ad esempio all’articolo di S. Corbella o di M. Pines. La quarta: è che questo tema è stato trattato in molte versioni, molte derivanti da un disegno eseguito da Michelangelo. È interessante addentrarsi sui dettagli di questo dipinto, in quanto questo è pieno di simboli e riferimenti che Continua a leggere

FormeCircolari

Anoressia, Adolescenza, Gruppo

Abstract

La lettura del disturbo anoressico può essere affrontata attraverso due assi: quello che procede nelle profondità intrapsichiche, alla ricerca dei fattori personali che im Continua a leggere

GiorgioneFilosofi

Polisemia del testo mitologico

Abstract

Il lavoro si apre con un assunto fondamentale nel quale si afferma che la psicoanalisi nasce dallo sviluppo di un tema mitologico e cioè quello Edipico. Come afferma Corrao, uno degli category/psicoanalisti italiani che maggiormente hanno approfondito il tema del mito e della mitologia, a proposito del mito di Edipo: l’uso fatto da Freud del mito di Edipo ha illuminato qualche cosa di più della natura degli aspetti sessuali della personalità umana, infatti il mito di Edipo è servito a Freud per inventare la psicoanalisi; la psicoanalisi serve a noi per esplorare il mito di Edipo.
Questo è il punto di partenza di un saggio che ha per te Continua a leggere