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Migrazioni

I pesci rossi dalla coscienza a scomparti

Abstract

Nel 1974 l’Italia si trasformava da paese di emigranti a paese di immigrati. Sono ormai passati più di trent’anni da quella data e gli immigrati svolgono un ruolo sempre più importante nel Paese. Di fronte alle conseguenze del fenomeno migratorio l’autore cerca di mostrare l’importanza di una panoramica d’insieme che non perda la concretezza dei singoli riferimenti. Nell’articolo vengono analizzate le novità del «pacchetto sicurezza», non più normativa in materia di immigrazione ma complesso di norme sulla sicurezza pubblica. Il case study delle comunità Rom permette invece di cogliere i limiti del modello multiculturalista e le derive di etnogenesi. L’autore cerca inoltre di mostrare il ruolo crescente dei mass media, non più variabili dipendenti ma co-costruttori della realtà sociale, dalla cui analisi non può più prescindere nessuna scienza sociale. Le conseguenze, infine, per “chi arriva in Italia” e per “chi in Italia c’era già” vengono interpretate alla luce delle prospettive dell’antropologia della violenza: dalle ormai famose tesi di Hanna Arendt, al petit malaise di Pierre Bourdieu, al continuum genocida di Nancy Scheper-Hughes. Continua a leggere