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EscherIstituzioni

L’istituzione necessaria

Abstract

L’istituzione che funziona bene è quella di cui ci si accorge solo quando viene a mancare, come l’aria che si respira, così necessaria, ma così poco presente alla coscienza. Di questa condizione necessaria per la vita psichica del singolo nei e dei gruppi si sono fatti teorici alcuni psicoanalisti, Bleger e Kaës. Le teorizzazioni di entrambi questi autori comportano un’ulteriore ferita narcisistica, la quarta, dopo quelle inferte da Copernico, Darwin e Freud, a una concezione del soggetto umano signore dell’universo. L’Io diviene nel gruppo e dal gruppo. L’istituzione ne rappresenta una organizzazione vitale necessaria: la prima è il corpo stesso nel suo funzionamento sinergico e silenzioso, che, quando tutto va bene, permette di dormire nella libertà del sognare. Altre istituzioni sono l’ambiente evolutivo in cui un bambino può crescere e l’organizzazione sociale nella quale avere la libertà di giocare, amare, lavorare, pensare. Quale istituzione? Non certo un’istituzione che pretenda di disciplinare i sogni e i comportamenti, ma una che permetta di vivere come uno e molti, come singolare plurale. Non è un’utopia, ma una necessità, che richiede tuttavia di elaborare una ferita narcisistica per non trasformare l’istituzione in un apparato disciplinare che fa rinascere il narcisismo dell’uno che annienta l’altro, sia pur in nuove fattezze, solo apparentemente plurali.

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GruppoAdozioni

Dinamiche di coppia e relazioni genitoriali adottive

Abstract

In questo lavoro vogliamo indagare alcuni aspetti che riguardano la dinamica interazione tra narcisismo e investimento oggettuale. Sappiamo come l’oscillazione di queste configurazioni psichiche influenzi il soggetto e le sue relazioni: le dinamiche della sua coppia e il suo ruolo genitoriale. Pensiamo che dentro la complessità emotiva della genitorialità adottiva sia da porre in primo luogo l’”adozione” di aspetti di sé e della relazione scissi e proiettati all’esterno. Continua a leggere

Henegan

Il gruppo nel Dipartimento di Salute Mentale all’ascolto della sofferenza del Sé

Abstract

Gli category di questo articolo sottolineano l’importanza che la psicoterapia di gruppo ha assunto negli ultimi anni nei Centri di Salute Mentale. Il lavoro psicoterapico individuale, veniva ritenuto più proficuo, mentre il contatto con il gruppo era considerato come fonte Continua a leggere

CappelliNarcisismo

Presentazione, Narcisismo e Gruppo

Sigmund Freud in “Totem e tabù” .(1912-13) e in “Psicologia delle masse e analisi dell’Io” (1921) fornisce spunti per avvicinarci al complesso tema dei rapporti tra narcisismo e gruppo. E’ noto come Freud utilizzi l’ipotesi darwiniana sulle origini della società umana e descriva un’orda primordiale, dominata da un maschio forte, tenuta insieme da legami libidici (1912). Soffermandosi sui processi identificatori che avvengono tra i membri dell’orda e il capo idealizzato, Freud afferma tuttavia che il processo di identificazione è, sin dall’inizio, intrinsecamente ambivalente e comporta addirittura, nella sua versione non metaforica, una incorporazione e distruzione cannibalica dell’oggetto amato. Tale figura dominante può anche essere “assolutamente narcisistica” e “autosufficiente”, avere la natura del padrone e non amare i membri della massa, mentre questi ultimi sono spesso in preda alla illusione di essere amati dal loro padre primordiale e si sottomettono alla sua categorytà. Citando ironicamente Nietzsche, Freud (1921) afferma che il superuomo nietzschiano, svettante sul gregge dei mediocri, apparterrebbe piuttosto al passato della storia umana che non al futuro, come pretendeva il filosofo. Potremmo pensare, oggi, alla luce delle vicende geopolitice correnti che avessero ragione entrambi. Accanto al versante libidico e idealizzato del capo esiste, per Freud, un aspetto persecutorio, per cui i figli, nel gruppo primordiale, si sentireb Continua a leggere

CappelliNarcisismo

Inconscio rimosso e narcisismo nei legami

Abstract

L’autore sottolinea come il lavoro psicoanalitico nel gruppo richieda riflessioni e competenze particolari. Partendo dalla metapsicologia freudiana ed esaminando le teorizzazioni di Bleger, egli prende in esame in particolare il modello del doppio limite di Green, elaborato d Continua a leggere

CappelliNarcisismo

Narcisismo primario o narcisismo originario Il lavoro del narcisismo nei gruppi

Abstract

In questo articolo, l’autore appoggiandosi  all’esperienza dei gruppi psicoterapeutici e dei gruppi di formazione, cerca di andare oltre la comprensione delle due concezioni freudiane del narcisismo primario . La situazione di gruppo introduce una regressione formale Continua a leggere

CappelliNarcisismo

Elementi individuali e gruppali nel processo di individuazione

Abstract

L’autore descrive i fenomeni relativi al proliferare di nuove idee e teorie nell’ambito della psicoanalisi. Conservazione ed  innovazione, fedeltà’ e Continua a leggere

CappelliNarcisismo

“La Ferita Narcisistica del Diabete”. Riflessioni su una Psicoterapia Psicoanalitica Breve di Gruppo con Bambini Diabetici

<<Possiamo condividere il rispetto per l’esperienza illusoria e se lo desideriamo, possiamo riunire e formare un gruppo sulla base della somiglianza delle nostre esperienze illusorie. Questa è una delle radici naturali dell’aggruppamento tra esseri umani>>.

Abstract

L’obiettivo di questo lavoro di gruppo, svolto con bambini tra gli otto e i dodici anni affetti da diabete , e’ stato da una parte quello di portare i pazienti all’accettazione della patologia , e dall’altra di aiutarli a svincolarsi dall’atteggiamento iperprotettivo dei genitori. In Continua a leggere