RembrandtPsicodramma

Introduzione al numero: “Lo psicodramma psicoanalitico di gruppo”

In che modo lo Psicodramma può dare un contributo alla Psicoterapia di gruppo? Come è possibile mettere in rapporto queste due pratiche?
I miei ricordi sono andati alla breve esperienza di training con Jennie e Paul Lemoine ed alla recente partecipazione alle appassionate “lezioni-dimostrazioni” tenute da Luisa Mele e Paola Cecchetti all’università “La Sapienza”. La lettura degli articoli di questo numero di Funzione Gamma ha poi suggerito l’utilità di indagare tre possibili aree di intersezione.

1. Azione/agito

Freud pone l’azione – insieme alla attenzione, notazione, giudizio e pensiero – tra le funzioni impiegate dall’Io per raggiungere la consapevolezza della realtà.

Bion suggerisce che l’azione può collocarsi a diversi livelli, come elemento beta, elemento alfa, sogno-mito-pensiero sognante, pre-concezione, concezione, concetto.

2. Rito/teatro

Roland Barthes individua una qualità regolatrice e protettrice del rito che permette di vivere forti emozioni, affetti e pensieri. Egli scrive negli appunti preparatori al corso dato al Collège de France nell’anno accademico 1977-78: « […] quel minimo di regole su cui si fonda la cerimonia: il rito./ cerimonia = disposizione di regolazione; nell’ordine affettivo […]./ La cerimonia (per esempio, l’anniversario, il compleanno) protegge come una casa: qualcosa che permette di abitare i sentimenti» (1).

3. Condivisione/rilascio del controllo.

Vi è, sempre più, la necessità di “felicità di pensare”. Voglio dire di pensiero, quale esperienza conviviale, pratica del “pensare insieme”, fondamento di un legame d’amicizia e di passione.
Noi dobbiamo frenare il nostro desiderio di controllare. Le nostre ricerche siano piuttosto ispirate alla semplice curiosità. La ricompensa per tale atteggiamento, non è il potere, ma la felicità di pensare (2).

Note

(1) La traduzione è mia : «[…] ce peu de règle sur quoi repose la cérémonie : le rite./ Cérémonie = disposition de régulation ; dans l’ordre affectif […]. / La cérémonie (par exemple, l’anniversaire) protège comme une maison : quelque chose qui permet d’habiter le sentiment ».

(2) Parafrasi di un passo di Verso un’ecologia della mente di Gregory Bateson.