Rivista “Psychoterapies”nel vol XXVII-n.1 dell’anno 2007

La Rivista “Psychoterapies”nel vol XXVII-n.1 dell’anno 2007 presenta cinque interessanti articoli che si snodano lungo un filo conduttore che li definisce e li contiene.: la necessità di integrare costantemente alla teoria la pratica clinica, al fine di non ridurre la discussione al narcisismo delle piccole differenze, ma di aprirla ad un vero dialogo fra le diverse letture teoriche.

Nell’editoriale da cui parte questo filo conduttore,il Dott. Luc Michel sottolinea la necessità che vi sia uno scambio continuo tra teoriapsicoanalitica e pratica clinica come processo che avviene ancheall’interno dell’apparato psichico dell’analista La modernavisione della cura,alla luce del concetto di campo analitico,non vede solo comeluogo di investimento e di trasformazione la psiche del paziente,ma coglie leinterazioni complesse tra paziente ed analista e le modificazioni dellopsichismo di quest’ultimo Così soltanto il corpo teorico può essereautenticamente d’aiuto nell’incontro analitico e le teorie nutritedall’esperienza clinica, possono offrire la possibilità di pensare ilrimosso e il non pensato Se questo continuo processo tra una teoria imperfettache tenta di afferrare il materiale clinico Continua a leggere

Psichiatria prossima. La psichiatria territoriale in un’epoca di crisi. Giuseppe Riefolo (2001). Nota introduttiva di Paolo Sylos Labini

In questo libro intelligente e coraggioso, Giuseppe Riefolo affronta i problemi quotidiani di chi, lavorando in un Centro di Salute Mentale, si deve confrontare con la sofferenza psichica e con la richiesta di aiuto di una popolazione vasta ed eterogenea, sia per caratteristiche sociali, che per modalità di espressione della sofferenza stessa.

Il libro è articolato in otto capitoli e, nello svolgersi del discorso, propone al lettore di fermarsi a “pensare” su ciò che solitamente si “vive” nelle Istituzioni.

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Migrazioni

Il tema della nostalgia lungo il filo dei sogni

Abstract

Il nostro articolo riguarda il percorso di una giovane migrante in un gruppo di psicoterapia tenuto presso un’ istituzione pubblica, un Centro di Salute Mentale. Lungo il filo dei sogni , con la partecipazione empatica del gruppo e delle dottoresse, la giovane donna puo’ affrontare emozioni forti come la nostalgia, il dolore, il difficile rapporto con la propria madre,con la propria terra d’origine.Emozioni che senza le parole del gruppo avrebbero costituito un nucleo condensato di angoscia (claustrofobica) e di terrore. Continua a leggere