Psicoanalisi di gruppo in setting istituzionali. Esperienze cliniche: nevrosi, psicosi e disagio dell’adolescenza

di Argentiere Alessandra, Cinquemani Giuseppa, Errico Vanessa, Fiore Germano, (2015), Armando, Roma, pp. 160.

Incontri, gruppi di psicoanalisti, piccoli gruppi a funzione analitica, istituzioni: queste le parole centrali del testo in cui gli autori presentano quattro esperienze di conduzione di gruppi terapeutici all’interno di 3 differenti istituzioni evidenziando gli aspetti teorici in un’ottica bioniana e soprattutto interrogandosi sul lavorare con i gruppi in ambiti istituzionali.

“Incontro”, dal latino tardo “incontra”, definisce la direzione di un movimento specifico verso persone, eliminando la sfumatura ostile insita in contro.

Questo libro nasce proprio attraverso incontri che si susseguono permettendo la nascita di gruppi che si evolvono e si trasformano. Istituzioni che si incontrano, si scontrano, si confrontano e si trasformano attraverso un gruppo di psicoanalisti cherappresentano e portano con sé i vertici delle due istituzioni a cui appartengono: da una parte i servizi pubblici in cui, attivando la loro funzione terapeutica, introduconola pensabilità rispetto allo strumento del gruppo a funzione analitica e dall’altra l’Istituto Italiano di Psicoanalisi di Gruppo, istituzione di appartenenza per formazione e condivisione teorica. Continua a leggere

Carte Poetiche, nascita di un progetto creativo in psichiatria

Da un progetto a cura di Laura Tonani e Fabrizio Pavone, con la collaborazione di Gaetano Fanelli.

“Carte Poetiche” si apre al lettore come un diario di immagini e parole, di emozioni e persone che entrano in contatto e in relazione, attraverso le creazioni che nascono dal loro incontro.

Ma anche un dialogo tra psichiatria e psicanalisi come tra arte e terapia/cura, permesso dalla capacità delle immagini e della “materia artistica di anticipare il linguaggio verbale avvalendosi di un potenziale maieutico che introduce alla scoperta delle potenzialità espressive che ogni persona, in modo spesso inconsapevole ha dentro di sé” (E. Vidale). Le “creazioni”, le immagini prodotte, si configurano come lo spazio di relazione e condivisione sia tra gli operatori dei vari settori, psichiatria e arte, sia con i pazienti. Continua a leggere

“Strade del narrare – La costruzione dell’identità”

a cura di Daniela Iannotta e Giuseppe Martini

Idea fondante il libro è il confronto tra la teoresi filosofica, le pratiche terapeutiche territoriali (psicoterapeutiche e psicanalitiche da cui esse discendono) e i saperi pedagogici e umanistici che hanno contribuito a valorizzare la valenza etica e trasformativa della narrazione.

Si potrebbe dire che, prima ancora che importante, questo è un libro coraggioso, poiché affronta senza esitazioni un vortice di problemi  che coinvolge di fatto tutta la riflessione contemporanea  sul significato, le funzione, la riconoscibilità della diade soggetto – oggetto, cioè, in altre parole, il nodo, oggi centrale, del Continua a leggere

Recensione “Transiti, Scritti su psicanalisi cultura e società (1976 – 2005)”

di Lucilla Ruberti

Transiti, passaggi, dimensione entro la quale il libro si manifesta permettendo al lettore di “transitare” in differenti quanto simili dimensioni della conoscenza, una conoscenza mai disgiunta dalle emozioni e sempre aperta al dialogo. Contributi che spaziano in testi ampi e trasversali evidenziando dialoghi e dibattiti ma anche conflitti che permettono trasformazioni negate nel tempo rispetto alla possibilità di un incontro tra discipline.

Interventi che esprimono una visione ispirata ad una psicanalisi non riduttiva né chiusa all’autosignificazione ma che si presenta come dialogante con gli altri ambiti del sapere in una forma Continua a leggere

“Il campo analitico. Un concetto clinico”

a cura di A. Ferro – R. Basile

Il campo analitico a cura di A. Ferro e R. Basile si presenta come un “campo” di prospettive teoriche rispetto al concetto clinico di campo analitico; l’insieme di articoli presenti nel testo permette di “entrare” nel campo clinico da diversi vertici possibili attraverso la decostruzione di vecchie teorie per giungere a nuovi possibili prospettive teoriche fino ad una visione allargata di campo. (C. Neri).
Il testo permette al lettore-analista di potersi aprire al concetto di campo analitico come nel suo lavoro terapeutico con i pazienti in cui egli deve essere aperto all’imprevisto, all’ignoto, alla possibilità di ascoltare il campo con una distanza critica dalle teorie di riferimento in cui la teoria analitica funge da cornice di riferimento. In tal modo non si corre il rischio di trasformare la lettura/seduta in una innocua discussione teorica rispetto ad una terza persona, il paziente (B. Joseph). Continua a leggere

Recensione “La situazione psicoanalitica come campo bipersonale” di Willy e Madeleine Baranger

I Baranger negli scritti attraversano il “campo” delle teorie psicoanalitiche in un dialogo continuo tra presente e passato che permette di volgere uno sguardo al futuro.

Un passato che ha origine nella teorizzazione di Freud, passa per la Klein fino al convegno su Bion a Boston nel 2009, menzionato da A. Ferro, in cui il concetto di campo assume caratteristiche di gruppalità.

Un concetto quello di campo che assume le caratteristiche di “nulla di nuovo” ma che volgendosi al passato suscita un terremoto, così come lo definisce Ferro nella teorizzazione psicanalitica.

Così come il lavoro analitico guarda al qui ed ora e al passato, in una dialettica tra temporalità chiusa e ripetitiva della nevrosi e temporalità aperta dell’insight, allo stesso modo le teorie psicanalitiche dovrebbero guardare indietro ed avanti contemporaneamente, riformulando concetti chiari e definiti permettendo così ulteriori sviluppi. Continua a leggere