Abstract
L’esperienza su cui mi confronto oggi nasce in una comunità situata in una città del nord Italia, che ospita 13 pazienti a patologia psicotica grave. La comunità non si caratterizza come struttura riabilitativa, ma piuttosto come una casa comune: operatori e pazienti svolgono pertanto congiuntamente i turni di pulizia e di gestione della casa, svolgendo invece le eventuali attività riabilitative all’ esterno di essa. Il personale della comunità è rappresentato da: dieci educatori, una cuoca, due obiettori di coscienza (studenti universitari) oltre al sottoscritto, con funzioni psichiatriche e psicoterapiche, e ad una specializzanda in Psichiatria. Intendo presentare una sintesi della nascita di questa esperienza, per poi passare ad una seduta di gruppo.