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L’arca di Noè: scenari onirici sognati da un gruppo di donne in gravidanza

Abstract

L’autore esplora come la preoccupazione materna primaria, collocata a metà tra lo psichico e il somatico possa esprimersi durante la gestazione mediante il sogno nel gruppo come un livello fantasmatico che preannuncia la trasformazione dalla gravidanza al parto-separazione e alla presentazione del bambino all’ambiente. Continua a leggere

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Krista: una donna con più di trent’anni in un gruppo di pazienti borderline

Abstract

L’autore tratta diverse tematiche relative alla possibilità clinica di elaborazione del lutto nel paziente borderline e del suo trattamento all’interno del gruppo terapeutico. Continua a leggere

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Dal mito al fantasma al destino

Abstract

Il mio contributo oggi è quello di proporvi l’articolazione tra mito fantasma e destino che rinveniamo nel corso dell’esperienza analitica a partire dall’etica della psicoanalisi, così come essa si radica nel desiderio umano, desiderio che non coincide con il bisogno. Continua a leggere

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Le culture del sogno: una prospettiva antropologica

Abstract

Il sogno nelle società antiche e tradizionali in modalità diverse a seconda dei contesti storici e culturali si manifesta nelle istituzioni culturali (rituali magico-terapeutici, rituali di iniziazione, cerimonie sciamaniche, ricorso a sentenze oracolari), che possono essere considerate come i luoghi sociali in cui il sogna approda ad un senso e che fondano la struttura e l’identità dei diversi gruppi (Douglas, 1990). Continua a leggere

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Sogni in cerca di un sognatore

Abstract

L’ipotesi considerata dall’autrice su alcuni punti trattati relativi al Social Dreaming è che in contesto dato le persone sono connesse tra loro attraverso il contesto condiviso, sia esso di lavoro, culturale, politico, geografico o in ultima analisi umano e i loro sogni sono originati da una matrice comune. Continua a leggere

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Pensiero mitico, gruppo, pazienti gravi

Abstract

L’organizzazione contemporanea è sottoposta a grande tensione. Gli individui stanno soffrendo. Arrivano puntuali al lavoro, ma il loro impegno sempre più spesso rimane a casa. Secondo me, c’è un bisogno cruciale di creare uno spazio per la riflessione, di guardarsi dentro, promuovere l’immaginazione e l’intuizione, facilitare il sognare. Probabilmente queste parole sono un anatema per tanti dirigenti dinamici, ma le organizzazioni che falliscono in questo obiettivo, secondo me sono a rischio. Continua a leggere

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Sogno, mito e verità traumatica nel gruppo terapeutico

Abstract

Attraverso i miti e le pratiche rituali che ne derivano “il religioso primitivo addomestica la violenza, la regola, la ordina e la incanala allo scopo di usarla contro ogni forma di violenza propriamente intollerabile” (Girard, 1972): il mito nasce come antidoto del trauma, e della sua destabilizzante reiterazione all’interno delle collettività arcaiche. E’ allora lecito pensare che l’utilizzo narrativo del mito nella piccola comunità del gruppo terapeutico veicoli con sé ancor oggi l’ancestrale memoria delle sue originarie funzioni generative di legame e di senso per i primi raggruppamenti sociali, e sia perciò dotato, proprio nel contesto gruppale, di un’insostituibile potenza trasformativa. La trattazione è sostenuta da una esemplificazione clinica. Continua a leggere

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Formazione e fantasie sulla malattia oncologica

Abstract

Il lavoro sulle fantasie collettive legate alla malattia, all’interno di un più complessivo lavoro di formazione individuale e interdisciplinare, possa essere un utile strumento per individuare e dare senso a rappresentazioni molto potenti, in grado di produrre distorsioni anche pericolose, se razionalizzate o rimosse. La loro trasversalità può rappresentare un terreno di incontro per pazienti ed operatori nel lavoro di riappropriazione del diritto di investire ed avere fiducia nelle proprie capacità di vitali e riparative, anche se invisibili ed attaccate. Continua a leggere

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Ensoñacion e funzione gamma del gruppo nella costruzione di sogni e miti

Abstract

Con questo lavoro vorrei dare un contributo per una miglior comprensione di alcuni fenomeni mentali, individuali e gruppali, all’origine della costruzione di sogni e miti. Il vertice di osservazione nasce dalla mia e Continua a leggere

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Gruppo a tempo determinato per pazienti cardiopatici

Abstract

Una analisi del dispositivo di gruppo, messo in relazione dall’autrice con la composizione omogenea o mista del gruppo, con il contesto e con il limite temporale, descrive una sua funzione specifica nel favorire i processi interni al gruppo di oscillazione fra la fusione omogenea e la spinta alla individuazione. Sono riportate e alcune sedute di gruppo con pazienti cardiopatici al fine di mettere in evidenza le funzioni di reintegrazione della relazione fra aspetti corporei e psichici. Continua a leggere

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Pensiero mitico, gruppo, pazienti gravi

Abstract

Sono descritte due funzioni principali del mito nel lavoro di gruppo: la funzione comunicativa e quella finalizzata a trasmettere elementi che il pensiero razionale non può completamente trasportare. Continua a leggere

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Dal Non-luogo al mito del Noi-comune: l’esperienza di un gruppo di base (operatori sanitari, operatori non-sanitari, pazienti) in una comunità di persone a patologia grave come ingresso in una storia dell’In-comune

Abstract

L’esperienza su cui mi confronto oggi nasce in una comunità situata in una città del nord Italia, che ospita 13 pazienti a patologia psicotica grave. La comunità non si caratterizza come struttura riabilitativa, ma piuttosto come una casa comune: operatori e pazienti svolgono pertanto congiuntamente i turni di pulizia e di gestione della casa, svolgendo invece le eventuali attività riabilitative Continua a leggere

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Gruppo, istituzione e malattia

Abstract

E’ considerata dall’autrice la funzione specifica del gruppo che affronta la malattia organica, che tende a produrre rappresentazioni fantasmatiche ad essa collegate. Tale funzione sembra soprattutto legata al bisogno di rappresentare gli avvenimenti interni al corpo, dare loro una forma e un’espressione comunicabile, dotarli di un senso condivisibile e mentalizzabile. L’analisi di alcuni processi e sogni di un gruppo terapeutico svolto nel contesto ospedaliero con pazienti affette da neoplasia mammaria consente Continua a leggere

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Associazioni e riflessioni sul “Social Dreaming”

Abstract

Cio che scopriremo per via e’ probabilmente che i collettivi di persone sognano, e che gli individui sognano anche socialmente, che continuamente monitorizzano il contesto e lo rappresentano, lo dicono, attraverso i sogni che sono anche una forma di comunicazione, Continua a leggere

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Social Dreaming

Abstract

L’ atto di sognare e’ vecchio quanto l’umanita’. Come sarebbero potute esistere altrimenti le pitture murali che ritroviamo nelle caverne preistoriche? Esse implicano un atto di immaginazione: esse furono, probabilmente, per prima cosa sognate.
L’immaginazione e’ una forma del sognare.
L’atto del sognare può essere di due tipi, individuale e sociale.
Il sogno individuale ha lo scopo di trasformare la persona ed in quanto tale e’ un progetto personale. D’altro canto il sognare sociale ha come progetto suo specifico quello di espandere la conoscenza delle comunita’ e delle societa’ in cui le persone vivono. Continua a leggere

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Presentazione: Mito, Sogno e Gruppo 2

Il n. 10 di Funzione Gamma completa e conchiude un trittico, esprimendo una realtà densa di significato e di salienza clinica. Perchè l’aver associato “sogno”,”mito” e “gruppo” consente di stabilire tra queste variabili rapporti reciproci, atti ad una sintesi che eccede il contingente, il qui ed ora, il puro dato ecologico, per assurgere ad una etologia che si allarga a sfere indefinite. Secondo questa prospettiva sognare non basta; perchè il “sogno”, preso in isolamento si conchiude in un circolo ermeneutico che piega la parabola della vita, trasformandola in cerchio ripetitivo di se stesso. A sua volta il “mito”, se inteso come barriera del sogno, del pensare e dell’immaginare allo stato nascente, si rivela come un “passaggio all’atto” Continua a leggere