Senso

Il salotto degli inquieti. L’esperienza dell’UNITRE di Vico Equense

Abstract

Da circa sette anni è condotto dallo stesso psicoterapeuta un gruppo aperto, a cadenza mensile, della durata di un’ora, composto da anziani. Questa iniziativa fa parte del programma locale dell’UNITRE, associazione nazionale con sede in molte città italiane.
Nato come gruppo di discussione su temi preordinati, ha nel corso degli anni assunto piuttosto le caratteristiche di un gruppo interattivo, ovvero centrato prevalentemente sugli aspetti comunicativi e di interazione che si sviluppano tra i membri del gruppo. Queste caratteristiche, assieme al numero dei partecipanti (che varia da un minimo di 15 ad un massimo di 30 unità), e alla costanza della partecipazione nel tempo e nello spazio, hanno permesso di configurare un setting di median group.
L’esigenza di comunicazione caratterizza in maniera peculiare il gruppo: far sentire la propria voce è sempre più difficile per loro, gli anziani, considerati, nel sociale, insieme ai minori e ai disabili, fascia debole. Le tematiche espresse in termini di opposizione, gioventù/vecchiaia, salute/malattia, vita/morte, risignificate attraverso il lavoro del gruppo, centrato sul dialogo e sulla koinonia, hanno permesso di superare il senso di isolamento e di esorcizzare la paura: insieme si può sperimentare una forza che individualmente non si ha più. Sembrerebbe che il gruppo abbia permesso loro di percepirsi in un corpo compatto e forte, in opposizione al proprio, vecchio, a volte malato, con la possibilità di vivere questa fase del ciclo di vita non come mera attesa della fine ma in un orizzonte di senso.

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