Senso

Il corpo in gruppo. Tra assenza e presenza

Abstract

Lavorare con l’adolescenza, e in special modo nei disturbi del comportamento alimentare, pone in forte rilievo molteplici apparenti contraddizioni. In questo lavoro ci focalizziamo sul corpo, considerato e vissuto insieme come impaccio e ostacolo all’espressione del vero sé, ma anche, contraddittoriamente, come ciò che continua a fornire la misura, letteralmente, di sé.

Il corpo preso di mira dall’anoressica, viene zittito nelle sue richieste e bisogni fondamentali, viene ridotto all’osso e rigidamente disciplinato. Ma zittire il corpo significa far tacere anche le emozioni che nel corpo si esprimono. E’ nell’ottica di un assunto di base anoressico che trova senso l’approccio terapeutico gruppale.Il gruppo può fornire uno spazio-tempo in cui il vuoto diventa visibile e contattabile dal gruppo nel suo insieme. Per provare a riflettere su questa paradossalità, centrale per l’anoressica ma quasi fisiologica per l’adolescente, che impone necessaria la scomparsa del corpo per far vivere una presenza, proponiamo alcuni frammenti da sedute di gruppi omogenei per ragazze con disturbo del comportamento alimentare e da sedute con gruppi di adolescenti eterogenei per sintomatologia ma omogenei per l’età, dove appare chiaro come il ritmo del gruppo stesso sia continuamente segnato da una oscillazione tra l’affacciarsi e il ritirarsi, sotto una sorta di “bilancia interna”, pronta a “pesare” i bisogni e i momenti di fatica di tutti.

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