Senso

La concretizzazione dell’esperienza. Il rapporto mente-corpo e i possibili processi trasformativi nella terapia gruppale

Abstract

L’articolo propone alcune riflessioni relative a quelle particolari patologie in cui il corpo viene pensato come “oggetto psichico per eccellenza”, anzi il solo oggetto psichico luogo di riconoscimento dell’unità del soggetto. Si tratta di pazienti che non riescono, per diverse ragioni, a mentalizzare e trasformare l’esperienza percettiva e sensoriale in significato affettivo, incapsulandola in una corporeità. L’emozione e gli affetti sono esperiti come nemici da tenere a distanza e il soggetto rimane imprigionato in una concreta, continua immediatezza esperienziale.
Per questa tipologia di pazienti l’inserimento in gruppo terapeutico è più che mai necessario, poiché il gruppo è immediatamente esperienza del mondo e della complessità. La possibilità del gruppo di attivare una funzione di rispecchiamento è infatti del tutto particolare e significativa. Nel senso che il gruppo è la matrice che favorisce un primo, significativo momento organizzatore della psiche.

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