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La lusinga simbiotica: le organizzazioni come contenitori difettosi

Abstract

Scopo di questo articolo è esplorare la psicodinamica della regressione nelle organizzazioni. Prima di tutto l’articolo presenta una breve critica degli approcci razionalistici e meccanicistici all’organizzazione e della loro disattenzione selettiva agli aspetti subliminali e inconsci della vita organizzativa, in particolare ai movimenti regressivi. Quindi viene esplorata l’associazione tra regressione psicologica e identità organizzativa, con particolare riferimento alla psicologia di gruppo. Poi viene presentato il concetto di lusinga simbiotica come metafora per comprendere la regressione collettiva. I membri reagiscono alle proprie ansie per il cambiamento nel lavoro negando le proprie differenze individuali e fondendosi psichicamente gli uni negli altri. Questa forma comune di ritiro regressivo in chi fa parte di un’organizzazione e si trova sotto stress minaccia la partecipazione, l’assunzione di decisioni consensuali, l’apprendimento e l’efficienza. Usando il concetto di “contenitore” proposto da Bion e quello di “holding environment” introdotto da Winnicott l’autore presenta e discute un breve esempio che chiarisce i processi di cambiamento necessari per riparare l’organizzazione danneggiata e ripristinare la sua capacità potenziale di promuovere pratiche democratiche e un’efficace offerta di servizi

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