Sheherazade e Barbablù
Abstract
Con il titolo evocativo di questo lavoro “Sheherazade e Barbablù”, una rinomata fiaba scritta molti anni fa, mi accingo a mostrare quanto frequentemente, durante una seduta psicoanalitica, il paziente faccia riferimento a testi letterari, facendo citazioni da storie e racconti quando si trovi in empasse nell’espressione delle proprie fantasie od emozioni. Ci sono dei passi graduali che vengono fatti, il racconto viene citato, esso crea un’atmosfera, vi è poi il ricordo del dialogo dei personaggi ed i silenzi. Nel selezionare una particolare storia, non solo il paziente mostra la propria difficoltà nell’esprimere il proprio stato mentale, ma segnala la sua fatica nell’afferrare ciò che è per lui essenziale. Attraverso questo lavoro affronterò i temi più prettamente psicoanalitici di separazione e memoria, e mediante il rapporto “narratorio” che gradualmente si instaura tra analista e paziente si evincerà come questi argomenti siano in effetti interrelati.