Articoli

La forma della psichiatria

Siamo di fronte ad un testo la cui lettura è indubbiamente una esperienza “forte” per chi vi si voglia addentrare: per la ricchezza dei suoi contenuti, e ancora di più per la loro articolazione, per la presenza di un “filo rosso” che lega fra loro articoli che vedono impegnati diversi autori, e diverse tematiche che sono affrontate, esposte, discusse criticamente.

Anzi, più che di un filo nel volume si parla di sinopie, che letteralmente altro non sono che i disegni preparatori che gli artisti seguivano per la realizzazione di pitture a fresco, o anche di mosaici. Le sinopie erano tracce destinate a guidare l’opera compiuta. Continua a leggere

Carte Poetiche, nascita di un progetto creativo in psichiatria

Da un progetto a cura di Laura Tonani e Fabrizio Pavone, con la collaborazione di Gaetano Fanelli.

“Carte Poetiche” si apre al lettore come un diario di immagini e parole, di emozioni e persone che entrano in contatto e in relazione, attraverso le creazioni che nascono dal loro incontro.

Ma anche un dialogo tra psichiatria e psicanalisi come tra arte e terapia/cura, permesso dalla capacità delle immagini e della “materia artistica di anticipare il linguaggio verbale avvalendosi di un potenziale maieutico che introduce alla scoperta delle potenzialità espressive che ogni persona, in modo spesso inconsapevole ha dentro di sé” (E. Vidale). Le “creazioni”, le immagini prodotte, si configurano come lo spazio di relazione e condivisione sia tra gli operatori dei vari settori, psichiatria e arte, sia con i pazienti. Continua a leggere

PsichiatriaGruppo

Presentazione

Abstract

In questa presentazione descrivo le linee del presente numero oscillando fra le aree di crisi della psichiatria e le risorse dei gruppi nelle loro diverse forme, senza scordare uno sguardo ai temi sociali e clinici della contemporaneità. Continua a leggere

Psichiatria prossima. La psichiatria territoriale in un’epoca di crisi. Giuseppe Riefolo (2001). Nota introduttiva di Paolo Sylos Labini

In questo libro intelligente e coraggioso, Giuseppe Riefolo affronta i problemi quotidiani di chi, lavorando in un Centro di Salute Mentale, si deve confrontare con la sofferenza psichica e con la richiesta di aiuto di una popolazione vasta ed eterogenea, sia per caratteristiche sociali, che per modalità di espressione della sofferenza stessa.

Il libro è articolato in otto capitoli e, nello svolgersi del discorso, propone al lettore di fermarsi a “pensare” su ciò che solitamente si “vive” nelle Istituzioni.

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PsichiatriaGruppo

Ringraziamenti

I ringraziamenti più importanti in quest’età di mezzo sono quelli diretti, “a monte e a valle”, alle figure che ci hanno aiutato ad esistere e a trovare una sognabilità dell’esperienza.
Grazie a Stefania Marinelli ed a Claudio Neri per la continuità di lavoro e di sviluppo di “opere” per una prospettiva alle cure dei disagi mentali, accompagnando la complessità delle nostre crescite, con la consapevolezza della fortuna che abbiamo nell’essere vivi, non solo biologicamente, ma nel vivere pensieri in corso di sviluppo. La riconoscenza che sento per loro è legata anche all’affetto per aver ospitato miei “pensieri bambini”, tempo fa, con rispetto e accoglienza; proprio l’accogliere pensieri senza paura che non siano perfetti o finiti, ci consente di ripensarli, di “montarli e smontarli“, con l’esercizio del dubbio nel perdere temporaneamente le certezze al fine di ricomporne altre.
Grazie ai colleghi che scrivono su questo numero per la capacità di stare assieme nello sperimentarsi coi pazienti per un loro bene e non per il bene delle teorie, senza cioè diventare fanatici nel claustrum delle singole scuole.
Grazie a loro per non utilizzare gli category come schermo, ma come compagni interni, colleghi che ci siamo scelti, e come “chiavi” per problematizzare l’“umano” che incontriamo nel nostro lavoro.
Grazie per non aver perso di vista i contesti culturali operanti che, seguendo Nathan e Devereux, sono intimamente connessi ai modi di ammalare e di curare di una società.
Grazie ai colleghi che stanno lontani da una delle più pericolose malattie odierne, ossia il mal- uso del potere.

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ComeSpecchio

“Le systeme du docteur Goudron et du professeur Plume”: Gli albori di un incontro tra cinema, letteratura e sofferenza mentale

Abstract

Il nostro interesse in questo lavoro è scorgere i primi punti di contatto tra cinema, psicologia, psicoanalisi e sofferenza mentale. Abbiamo identificato in un’opera letteraria, il racconto di Edgar Allan Poe The System of Doctor Tarr and Professor Fether (1845), un interessante punto di partenza per questa convergenza, della quale uno snodo fondamentale, a nostro avviso, è l’adattamento cinematografico di Maurice Tourneur che dà il titolo a questo articolo. La rilevanza di questi primi film è dato dall’aver già Continua a leggere