Articoli

Transiti corpo-mente. L’esperienza della psicoanalisi

A cura di Basilio Bonfiglio
FrancoAngeli 2014

Il volume, a cura di Basilio Bonfiglio, racchiude l’evoluzione del pensiero di Carla De Toffoli. I capitoli sono basati su precedenti pubblicazioni dell’Autrice. Nei sentieri del volume troviamo casi clinici, coraggiosi avanzamenti teorici ed esperenziali, complesse e originali riflessioni sulla validità e potenzialità del metodo psicoanalitico.

Prima di soffermare l’attenzione sui punti salienti del testo, volevo riportare le parole del Dott. Paolo Tranchina e di altri colleghi che hanno lavorato con l’Autrice i quali  la descrivono così:
“Carla aveva la capacità, fuori dal comune, di capire il paziente, soprattutto pazienti  psicotici, aveva una raffinata sensibilità relazionale, aveva il  potere risolutivo delle crisi psicotiche, anche le più gravi. Stando vicino al paziente in crisi, sempre alla distanza giusta, prendeva come dentro di sè la sua follia, la lavorava internamente, la digeriva, la trasformava e la restituiva all’altro come cibo, latte integrabile. Aveva la straordinaria capacità di rendere intellegibile ciò che era dissociato, di restituire all’ordine del senso la dimensione abitata dal non-senso, di rendere condivisibile la follia.”
Già nelle prime pagine del libro, si intuisce l’essenza dell’opera complessa e affascinante di una psicanalista di grande rigore scientifico. Continua a leggere

PolifoniaCorpo

Bellezza Sincrona: fra “Oggetto Superiore” (mente) e “Oggetto Inferiore” (corpo). Estetica primaria e socialità

Abstract

Ci si propone di indicare come l’esperienza della Bellezza in molteplici circostanze sia da ricollegare all’esperienza dell’estetica primaria e ai suoi valori inconsci di durata, assolutezza, eternità, insostituibilità infinita.

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PolifoniaCorpo

Il corpo tra metapsicologia e mentalizzazione. Linee di ricerca in psicoanalisi, dopo Freud

Abstract

Gli autori ricostruiscono la questione del corpo negli scritti freudiani, segnalandone i molteplici aspetti teorici e clinici, e mettendone in luce la complessità concettuale attraverso le varie fasi di evoluzione della scoperta psicoanalitica, dalle origini, con l’isteria, alle manifestazioni silenziose della pulsione morte: vertici estremi del percorso di ricerca freudiano che, sul corpo, ha indicato elementi di riflessione articolati e privi di una sistematizzazione univoca e conclusa. Nella molteplicità delle direttrici teoriche diramatesi dagli spunti freudiani, la prevalenza concettuale della prospettiva “economica”, con i concetti di rappresentazione, affetto e narcisismo, caratterizza il contributo francofono contemporaneo

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PicassoSaltimbanchi

Gruppo, istituzione e malattia

Abstract

E’ considerata dall’autrice la funzione specifica del gruppo che affronta la malattia organica, che tende a produrre rappresentazioni fantasmatiche ad essa collegate. Tale funzione sembra soprattutto legata al bisogno di rappresentare gli avvenimenti interni al corpo, dare loro una forma e un’espressione comunicabile, dotarli di un senso condivisibile e mentalizzabile. L’analisi di alcuni processi e sogni di un gruppo terapeutico svolto nel contesto ospedaliero con pazienti affette da neoplasia mammaria consente Continua a leggere

PicassoSaltimbanchi

Sogno, corpo e malattia nel gruppo. Gruppo terapeutico nel reparto ospedaliero

Abstract

Le autrici ritengono l’ aspetto significativo, relativamente al tema della produzione iconica e onirica nel gruppo, riguarda una sua funzione specifica nel gruppo che affronta la malattia organica, e tende a produrre le rappresentazioni fantasmatiche ad essa collegate. Tale funzione sembra soprattutto legata al bisogno di rappresentare gli avvenimenti interni al corpo, dare loro una forma e un’espressione comunicabile, dotarli di un senso condivisibile e mentalizzabile. La comprensione di questi elementi rappresentazionali, così importanti per ristabilire i legami fra il corpo e la mente e fra il trauma e la costruzione, può avviare un processo trasformativo e evolutivo. In particolare, nel gruppo considerato, è stato possibile esperire livelli sempre più affett Continua a leggere

MatisseIcaro

Corpo tatuato e corpo infortunato: vicissitudini del controllo onnipotente sul corpo in adolescenza

Abstract

Il tatuaggio e l’incidente vengono visti nel lavoro come due polarità tra cui oscilla il tentativo di controllo onnipotente che ogni adolescente ritiene di poter esercitare sul proprio corpo. Viene evidenziato che quando quel che viene messo in primo piano è il corpo tatuato, a venir espresso è
una forma di controllo del proprio corpo, spinta fino alla colonizzazione della propria pelle. Quando a venir in primo piano è il corpo incidentato viene Continua a leggere

Senso

Il corpo in gruppo. Tra assenza e presenza

Abstract

Lavorare con l’adolescenza, e in special modo nei disturbi del comportamento alimentare, pone in forte rilievo molteplici apparenti contraddizioni. In questo lavoro ci focalizziamo sul corpo, considerato e vissuto insieme come impaccio e ostacolo all’espressione del vero sé, ma anche, contraddittoriamente, come ciò che continua a fornire la misura, letteralmente, di sé.

Il corpo preso di mira dall’anoressica, viene zittito nelle sue richieste e bisogni fondamentali, viene ridotto all’osso e rigidamente disciplinato. Ma zittire il corpo significa far tacere anche le emozioni che nel corpo si esprimono. E’ nell’ottica di un assunto di base anoressico che trova senso l’ap Continua a leggere

Senso

Corpi in gioco. Corporeità e sensorialità nell’esperienza con i gruppi di formazione

Abstract

In questo articolo vorremmo esplorare la dimensione sensoriale e corporea presente nel processo gruppale e attivata nella formazione. Con questo nostro contributo proponiamo le riflessioni nate all’interno delle sessioni di attivazione psico-corporea da noi condotte nell’ambito di un progetto formativo più ampio, articolato in più momenti gruppali. In particolare, la nostra attenzione è stata attivata dall’osservazione di come, nel setting gruppale, la comunicazione non avvenga solo attraverso la parola e l’ascolto ma che la percezione di elementi non-verbali possa sopraggiungere in modo potente: la vista e l’olfatto, ad esempio, poss Continua a leggere