EdipoGruppo

Introduzione a “Edipo di gruppo e scena primaria nell’epoca della rete”

La nostra epoca, che dopo Lyotard in molti indicano come post-moderna e che oggi alcuni preferiscono individuare come “iperstoria”, ci sta avviando rapidamente verso un mondo che non conosciamo, l’“infosfera”, un mondo in cui le tecnologie interagiscono con altre tecnologie, rendendo l’essere umano sempre più marginale e meno partecipe dei processi (Floridi, 2104).

In questo mondo che peso ha la famiglia? Quali capacità di filtro ha mantenuto e potrà mantenere dinanzi agli straordinari assalti dei cambiamenti imposti dalla cosiddetta quarta rivoluzione, legata allo sviluppo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT)? La rivoluzione copernicana, ci ha spiazzato dal centro dell’universo, la rivoluzione darwiniana, ci ha messo fuori dal centro del regno biologico, la rivoluzione freudiana ci ha fatto perdere l’illusione di essere totalmente trasparenti a noi stessi, la quarta rivoluzione ci spiazzerà dal centro della famiglia? La relazione o meglio la qualità della relazione umana, è forse destinata a diventare una delle grandi narrazioni al suo tramonto? In un mondo in cui ormai 2 bambini su 10, a un anno, e 6 su 10, a due anni, usano abitualmente strumenti touch screen, come tablet o smartphone, in cui i genitori cominciano ad essere sostituiti da strumenti elettronici per narrare fiabe, giocare, interagire, quanto conta la relazione? E soprattutto quanto siamo ancora in grado di relazionarci in modo empatico, trasmettere tenerezza, pazienza, senso di presenza e capacità di prestare attenzione?

Continua a leggere

EdipoGruppo

La rete virtuale contemporanea. Edipo errante?

Abstract

Questo articolo indaga come la scena psichica e la figurabilità utilizzata dalla rete somiglino a quelle del sogno. A partire dalla figurabilità presente nella rete web, viene mostrato come la rete metta in contiguità immediata la dimensione più intima della psiche con le dimensioni del collettivo e perfino della massa. La figurabilità della rete mette in opera la transizionalità. Viene mostrato che i legami inter- soggettivi e collettivi si organizzano nella rete secondo un processo dominante: il transfert topico. A partire da questa constatazione, l’articolo studia la presenza dei complessi familiari, dei fantasmi originari e delle imago sulla scena della rete. Questo studio tratta il complesso di Edipo come un meta-complesso che organizza i doni del divieto dato ai bambini. Appoggiandosi sul mito di Edipo e sulla clinica legata alle fughe e all’erranza nei bambini e negli adolescenti privati di qualcosa, lo studio mostra come la rete metta in discussione i legami dei soggetti con l’originario e con le identità e le identificazioni di appartenenza. La

Continua a leggere

EdipoGruppo

Edipo e il suo gruppo

Abstract

Uno dei passaggi evolutivi più importanti dell’infanzia è quello di spostarsi dall’essere un membro esclusivo della coppia madre-bambino al diventare un osservatore esterno della coppia genitoriale. Questo passaggio indica una dinamica importante dei gruppi, per cui i singoli membri possono desiderare un altro esclusivo mentre vengono osservati, oppure preferiscono restare osservatori degli altri che fanno coppia nella conversazione. Questa alternanza di esperienze diverse ha effetti importanti sulla capacità di pensare e sulla possibilità di sentirsi in possesso di una propria identità in presenza di altri.

Scarica l’intero articolo in pdf

EdipoGruppo

Auto-generazione come difesa strutturante che testimonia l’importanza dell’illusione di gruppo in adolescenza

Abstract

L’autore, confrontando i gruppi di bambini e i gruppi di adolescenti con lo stesso dispositivo, dimostra che il complesso di Edipo non ha la stessa funzione organizzativa. Negli adolescenti la scena primaria, legata alla sua passività, li integra in una scena sessuale infantile insostenibile, e passando attraverso l’auto-generazione e la complementarietà dei sessi,

Continua a leggere

EdipoGruppo

Edipo di gruppo e scena primaria. Inserzioni e contaminazioni tra virtuale e arcaico

Abstract

L’autore rivisita l’Edipo nella sua dimensione complessa e gruppale, e i possibili effetti saturanti e inibitori dell’innesto del virtuale nella dimensione immaginaria della scena primaria. L’idea di famiglia come contenitore protettivo e isolato dal sociale è solo una idealizzazione del bambino e del primo Freud, che però in seguito intuisce gli aspetti gruppali dell’Edipo e considera la scena primaria un fantasma originario che media tra storia e struttura. Vengono rivisitati gli aspetti gruppali dell’Edipo attraverso le concezioni di Bion e di Bollas, mentre il concetto di scena primaria è esteso alla concezione di campo emozionale in cui vive il bambino sin dalla nascita e messo in relazione al concetto di fantasma originario. È a questo livello primitivo e indifferenziato che la scena primaria compie il suo lavoro di sutura dell’originario e che i concetti di oscenalità e di transfert topico possono incontrarsi con il proto-mentale di Bion e la teoria di campo. La scena primaria, in quanto referente immaginario e fantasma sull’origine, è lo schema primordiale più idoneo per compiere un lavoro di sutura con l’arcaico, e porsi come organizzatore dello sviluppo del campo emozionale e del Sé del bambino. La scena primaria media infatti tra Edipo e gruppo, tra immaginario e arcaico, tra reale e virtuale, e pesca direttamente nell’ambiguità primaria, nell’indifferenziazione psiche-soma e nella trama

Continua a leggere

EdipoGruppo

Scena primaria, il gruppo analiticamente orientato e le configurazioni edipiche

Abstract

Questo scritto si propone di evidenziare come i mutati contesti sociali abbiano potenzialmente modificato le fantasie e i vissuti relativi alla scena primaria e alle configurazioni edipiche, riducendo lo spazio alla immaginazione e ai processi di soggettivazione, con il rischio di ricadute negative sia a livello del soggetto sia delle sue modalità relazionali. L’autrice sostiene che il gruppo analiticamente orientato possa essere quell’ambito che permette il recupero di un pensare immaginifico e creativo, capace di nutrire il soggetto e ampliarne le modalità relazionali, senza cadere nell’errore di scambiare la parte con il tutto e di aderire a pregiudizi omologanti.

Il gruppo, infatti, porta i partecipanti a rivisitare le tappe essenziali dell’esistenza, a rivedere le proprie fantasie sulla sessualità, sui rapporti fra le generazioni e sugli aspetti transgenerazionali, insieme a tutta la complessità delle configurazioni edipiche attuali. La possibilità di affrontare gli aspetti mortiferi che attraversano la tragedia edipica,

Continua a leggere

EdipoGruppo

Scena edipica scomposta

Abstract

Si descrive il caso individuale di un paziente che porta all’inizio dell’analisi il tema predominante di una scena primaria arcaica multipla e stratificata, i cui fattori costitutivi appaiono “scomposti”, come le fratture ortopediche frastagliate, e condensati in un tempo traumatico cumulativo. La scena edipica presa in esame risulta presto condivisa dall’intero gruppo familiare e, mediante l’attività delle “valenze” che collegano automaticamente all’interno del gruppo gli elementi inconsci affini (Bion, 1961), estesa all’ambiente sociale contiguo, che risuona (Neri, 1995) con i suoi elementi profondi. Sono considerate le difficoltà di enucleazione di tale scena edipica disseminata e dei frammenti che la formano, aggregati dal paziente nell’icona terrifica del corpo materno che potrebbe morire e organizzati infine nel sintomo ossessivo compulsivo severo. Si ipotizza che la diffusione nell’ambiente degli elementi collegati alla tragedia edipica della gelosia e invidia originarie, derivi dalla difesa da esso stesso organizzata a protezione del paziente, la cui vita emotiva, gravemente opacizzata dall’ossessività e destabilizzata dalla oscillazione umorale, esprime una cupezza

Continua a leggere

EdipoGruppo

Golem come precursori di una funzione edipica in un gruppo di bambini

Abstract

L’autore, attraverso la presentazione di tre vignette cliniche di una psicoterapia di gruppo di bambini, intende segnalare come certi giochi sono golem che fanno da apripista ad una funzione edipica gruppale.Nello scritto l’autore fa ampio riferimento a “Il Perturbante” di Freud; infatti il gruppo attraverso l’utilizzo di taluni giochi e attraverso la drammatizzazione ludica, mostra fasi di angoscia disorientante e di cecità psichica che, se adeguatamente contenuti, monitorati ed interpretati dall’analista, possono condurre verso una pulsione edipica conoscitiva da cui può nascere

Continua a leggere

EdipoGruppo

Il Dionisiaco nella Rete e nell’intrapsichico Esperienze con gruppi psicoanalitici di preadolescenti

Abstract

Il lavoro affronta la tematica della relazione tra i vissuti, che prendono forma nell’esperienza psichica di gruppi di preadolescenti, condotti secondo un modello psicoanalitico che si ispira alle concettualizzazioni bioniane e alle successive formulazioni di Corrao e, per quanto riguarda la psicoanalisi dell’età evolutiva, di Anna Baruzzi, e la loro relazione con le sollecitazioni che vengono dalla attuale realtà sociale. Si approfondiscono le risonanze nel gruppo delle mitologie della contemporaneità attinenti ai comportamenti sessuali che rientrano nella dimensione del dionisiaco e

Continua a leggere

EdipoGruppo

Dissoluzione dei confini e crisi identitarie in adolescenza nell’epoca della rete: un approccio duale/gruppale

Abstract

L’autore, dopo aver individuato le modificazioni psico-socio-strutturali conseguenti alla pervasività del virtuale, propone una lettura della costruzione identitaria adolescente a partire dai rischi provenienti dalla dissoluzione dei confini tipici dell’era digitale. A partire da alcune situazioni cliniche duali e gruppali viene sottolineata la necessità di una rivisitazione del setting psicoterapeutico per raggiungere gli adolescenti “iperconnessi” e potenzialmente “senza

Continua a leggere