FunzioneSalute

Riflessioni sui contributi psicoanalitici alla comprensione delle istituzioni (psichiatriche)

Abstract

In questo articolo l’autore rivisita la propria esperienza di psicoanalista in un servizio psichiatrico standard e vecchio stile e riflette su come le idee psicoanalitiche possano essere presentate nella loro rilevanza per la psichiatria. Sono prese in esame le difficoltà e molte forme di intervento da parte dello psicoanalista sono ripensate e descritte nei paragrafi Educazione e Professione (1), Esperienze (2) e Dinamiche Organizzative (3).

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FunzioneSalute

Chi credi di essere? Gruppi di adolescenti e vita quotidiana

Abstract

L’adolescenza è un periodo di cambiamento. Un cambiamento esistenziale che riguarda il senso di chi si è, un cambiamento dell’identità personale. Può essere una crisi catastrofica nell’identità, con l’incertezza totale sull’essere un individuo. L’adolescenza è un processo di apprendimento di una nuova identità senza sapere chiaramente da dove prendere quella nuova identità. Gli autori riflettono su questo tema che oggi coinvolge in maniera crescente le scuole, le strutture sociali e i servizi di salute mentale che sono implicati nel fornire un trattamento per adolescenti problematici e le loro famiglie. In questo lavoro saranno forniti esempi del funzionamento del gruppo di adolescenti e dell’équipe che lo conduce nelle interazioni quotidiane all’interno di una comunità terapeutica.

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CarnevaleQuaresima

Esercitare la leadership dal basso? Decisioni, responsabilità e creatività come dinamica di gruppo

Abstract

L’istituzione tende ad organizzare la persona attraverso modalità standardizzate e l’individualità diventa sacrificabile di fronte alle richieste organizzative dell’istituzione. Probabilmente i pazienti psichiatrici che necessitano di ospedalizzazione sono maggiormente sensibili a queste influenze coercitive.

Un tipo di autorità è “top-down” quando un gruppo abbastanza piccolo o un unico leader ai vertici della gerarchia dell’organizzazione prende decisioni e quelli più in basso devono eseguire. Per circa 50 anni si sono verificati nelle società occidentali tentativi di invertire questa struttura con quella che viene chiamata autorità “bottom-up”. La comunità terapeutica è stata uno di questi esperimenti, essendo destinata a un approccio diverso. Invece della totale abolizione di tutte le istituzioni psichiatriche, sembrava valere la pena sperimentare strutture e culture diverse.

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TraumaGruppo

L’indifferenza Un autismo quotidiano

Abstract

In questo articolo l’autore riflette sul fatto curioso che l’essere umano dall’infanzia si relaziona agli altri, a partire dalla madre, fin dalle prime settimane di vita, ma dopo sembra capace di interrompere quell’impegno con gli altri nel corso della vita e trattarli con indifferenza, e con insensibile disprezzo.

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EdipoGruppo

Edipo e il suo gruppo

Abstract

Uno dei passaggi evolutivi più importanti dell’infanzia è quello di spostarsi dall’essere un membro esclusivo della coppia madre-bambino al diventare un osservatore esterno della coppia genitoriale. Questo passaggio indica una dinamica importante dei gruppi, per cui i singoli membri possono desiderare un altro esclusivo mentre vengono osservati, oppure preferiscono restare osservatori degli altri che fanno coppia nella conversazione. Questa alternanza di esperienze diverse ha effetti importanti sulla capacità di pensare e sulla possibilità di sentirsi in possesso di una propria identità in presenza di altri.

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MemoriaFuturo

Presentazione al numero: Memoria del Futuro

Dobbiamo a Claudio Neri la felice intuizione di poter progettare un interessante numero di Funzionegamma su Memorie del Futuro (d’ora in poi, MDF) di Bion. Felice per più motivi. Innanzitutto perché curiosamente in letteratura non ci sono molti lavori sulla Trilogia; poi, perché il paradigma ispirato a Bion sta diventando sempre più noto in psicoanalisi – e per di più in una versione che vede gli category italiani in prima fila; infine, perché soffermarsi su MDF vuol dire impegnarsi in un’attività teoretica. I tre volumi di Bion non rivestono solo un grande interesse per la biografia dell’autore e neppure solo in funzione di comprendere meglio i suoi concetti teorici, bensì si possono considerare a pieno titolo come il capitolo conclusivo di una geniale parabola creativa: non un riassunto o un appendice ma un nuovo capitolo.
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MemoriaFuturo

Lo scritto di Bion sull’arroganza. Leggendo la sua crisi personale

Abstract

Il saggio di Bion “Sull’arroganza” scritto nel 1957, fu prodotto ad un bivio della sua vita. Evidenze tratte da vari suoi scritti sono utilizzate in questo articolo per dimostrare un mutamento avvenuto in Bion a quel tempo, nel suo atteggiamento verso se stesso e verso gli altri. Lo scritto di Bion potrebbe cioè essere letto come una espressione ricca di insight di elementi soggiacenti al suo proprio disprezzo e arroganza. Continua a leggere

MemoriaFuturo

Il viaggio di Bion fra il corpo e la mente

Abstract

Bion ha sviluppato molte teorie nel corso della sua vita spostandosi dall’una all’altra attraverso numerose cesure. Iniziando con le idee psicologiche che gli derivavano  dal suo training medico come dottore, e l’influenza del chirurgo Wilfred Trotter. Poi più tardi fu influenzato dall’approccio sociale di John Rickman per la psicologia dei gruppi e successivamente dalla sua formazione psicoanalitica con Melanie Klein, quando rivisitò le sue idee psicosociali in termini di concettualizzazioni psicoanalitiche. Continua a leggere

Festim

Venire sconvolti: l’impatto del disturbo grave di personalità, sui curanti

Abstract

L’aforisma di Ogden Nash fa riferimento all’atteggiamento di perfetta neutralità attesa da un professionista nei confronti delle vicende delle persone con cui ha a che fare: ne è forse una visione diffusa. Abbiamo bisogno dei nostri ragionieri, avvocati, e via dicendo, per avere una visione oggettiva dei nostri affari. Forse ciò sarebbe quello che è richiesto alle professioni di cura. Ad ogni modo ho sostenuto che in psichiatria, i curanti vengano particolarmente sconvolti dal lavoro che fanno (Hinshelwood, 1999; 2004).
In questo testo, desidero entrare più all’interno nel dettaglio di questi processi interpersonali che hanno luogo tra i curanti, e coloro di cui si occupano con particolare enfasi su quelli affetti da disturbo di personalità.
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Bion

Mentalità di gruppo e “avere una mente”

Abstract
Come asserzione generale, avere una mente comporta la capacità di riconoscere un’altra mente. Certamente la teoria bioniana della funzione alfa implica che lo sviluppo stesso della mente dipenda, innanzitutto, da un’ “altra mente”, che funge da contenitore. La mente, q Continua a leggere

BronzinoBionFoulkes

Quanto era foulkesiano Bion?

Abstract 

L’autore con questo scritto propone una attenta analisi del pensiero di Bion e Foulkes sul gruppo, cercando di non sottolineare le divergenze o le similitudini dei due approcci, ma riportandoli in modo circostanziato e documentato. Viene posta grande attenzione agli aspetti stori Continua a leggere