Articoli

Henegan

Presentazione, La Malattia e il Gruppo

Ho il piacere di presentare il numero 18 di Funzione Gamma: “La Malattia e il Gruppo”.
Nel complesso i vari contributi del numero perseguono lo scopo di esplorare la nozione di malattia e di evidenziare come tale nozione acquisti maggiore complessità, e si arricchisca congiuntamente di ulteriori chiavi di lettura e potenzialità terapeutiche, quando il fenomeno-malattia è visto e trattato nel piccolo gruppo a finalità analitica.
L’interesse ad approfondire la nozione di malattia impegna Claudio Neri e la sua cattedra (Fondamenti di Dinamica di Gruppo) da alcuni anni, attivando collegamenti con esperti di diverse discipline (storia della medicina, antropologia, psicoanalisi e psicoanalisi di gruppo, psicologia ospedaliera, psicologia della salute), erogando moduli di lezioni universitarie su questo tema, creando occasioni di studi Continua a leggere

Henegan

La nozione di malattia. Considerazione storiche, antropologiche e cliniche

Abstract

Gli category presentano un dialogo teso a illuminare la nozione di malattia, in un’ottica complessa e multidisciplinare. Seguendo un percorso storico dello sviluppo della nozione, vengono dapprima individuati gli elementi di valore della medicina ippocratica, per poi articolare la nozione con gli sviluppi che essa ha ricevuto nell’ambito della psicoanalisi e della psicoanalisi di gruppo. Continua a leggere

Henegan

Disturbi che si curano reciprocamente nel gruppo – una prospettiva di patologia relazionale

Abstract

In questo articolo l’autore affronta il concetto di patologia nei suoi aspetti relazionali, e la possibilità di ottenere un effetto terapeutico attraverso la gruppo analisi, che prende in considerazione sia i vissuti intrapsichici, sia gli atteggiamenti interpersonali. Continua a leggere

Henegan

La malattia di una persona e un gruppo inconsapevole di esserlo

Abstract

Riflettere su una storia clinica conclusasi felicemente, su una vicenda che, repentinamente ed inaspettatamente, ha restituito molto più di quanto c’era sembrato di aver messo in gioco, è senz’altro appassionante, ma voglio subito sgombrare il cam Continua a leggere

Henegan

Il gruppo nel Dipartimento di Salute Mentale all’ascolto della sofferenza del Sé

Abstract

Gli category di questo articolo sottolineano l’importanza che la psicoterapia di gruppo ha assunto negli ultimi anni nei Centri di Salute Mentale. Il lavoro psicoterapico individuale, veniva ritenuto più proficuo, mentre il contatto con il gruppo era considerato come fonte Continua a leggere

Henegan

Specificità del setting analitico in contesti istituzionali

Abstract

In questo articolo l’autore approfondisce le dinamiche che si sviluppano in un setting analitico all’interno di una istituzione, la quale diventa contenitore  di molteplici funzioni psichiche e a sua volta interferisce con le dimensioni strutturali e simboliche del setting. Continua a leggere

Henegan

I Gruppi Balint (GB): luogo e spazio di conoscenza della malattia nel vissuto della relazione tra operatore e paziente

Abstract

In questo articolo sono presenti approfondimenti e considerazioni da parte dell’autore sui Gruppi Balint, ed in particolar modo sulla relazione terapeutica tra operatore e paziente . Nel gruppo, il medico usa sé stesso come “farmaco” e mentre il relatore parla di un c Continua a leggere

Henegan

Malattia e guarigione. Contesti rituali di condivisione

Abstract

L’evento malattia , in questo articolo, viene esaminato sia dal punto di vista individuale, che sociale. Così, nella società occidentale , i parametri della psicologia individuale vengono ripensati nella psicoterapia di gruppo, secondo modalità tali da creare le condizioni per Continua a leggere

Henegan

L’uso del gruppo terapeutico nella cura delle gravi patologie organiche

Abstract  

L’articolo descrive l’esperienza dell’autore con pazienti  oncologici. L’istituzione terapeutica oltre ad offrire spazio ed accoglienza, da’ la possibilità  di ripensare alla propria situazione non solo in termini organici, ma anche psicologici. Nei percorsi di questi gruppi emerge un pensiero Continua a leggere

CappelliNarcisismo

Presentazione, Narcisismo e Gruppo

Sigmund Freud in “Totem e tabù” .(1912-13) e in “Psicologia delle masse e analisi dell’Io” (1921) fornisce spunti per avvicinarci al complesso tema dei rapporti tra narcisismo e gruppo. E’ noto come Freud utilizzi l’ipotesi darwiniana sulle origini della società umana e descriva un’orda primordiale, dominata da un maschio forte, tenuta insieme da legami libidici (1912). Soffermandosi sui processi identificatori che avvengono tra i membri dell’orda e il capo idealizzato, Freud afferma tuttavia che il processo di identificazione è, sin dall’inizio, intrinsecamente ambivalente e comporta addirittura, nella sua versione non metaforica, una incorporazione e distruzione cannibalica dell’oggetto amato. Tale figura dominante può anche essere “assolutamente narcisistica” e “autosufficiente”, avere la natura del padrone e non amare i membri della massa, mentre questi ultimi sono spesso in preda alla illusione di essere amati dal loro padre primordiale e si sottomettono alla sua categorytà. Citando ironicamente Nietzsche, Freud (1921) afferma che il superuomo nietzschiano, svettante sul gregge dei mediocri, apparterrebbe piuttosto al passato della storia umana che non al futuro, come pretendeva il filosofo. Potremmo pensare, oggi, alla luce delle vicende geopolitice correnti che avessero ragione entrambi. Accanto al versante libidico e idealizzato del capo esiste, per Freud, un aspetto persecutorio, per cui i figli, nel gruppo primordiale, si sentireb Continua a leggere

CappelliNarcisismo

Inconscio rimosso e narcisismo nei legami

Abstract

L’autore sottolinea come il lavoro psicoanalitico nel gruppo richieda riflessioni e competenze particolari. Partendo dalla metapsicologia freudiana ed esaminando le teorizzazioni di Bleger, egli prende in esame in particolare il modello del doppio limite di Green, elaborato d Continua a leggere

CappelliNarcisismo

Narcisismo primario o narcisismo originario Il lavoro del narcisismo nei gruppi

Abstract

In questo articolo, l’autore appoggiandosi  all’esperienza dei gruppi psicoterapeutici e dei gruppi di formazione, cerca di andare oltre la comprensione delle due concezioni freudiane del narcisismo primario . La situazione di gruppo introduce una regressione formale Continua a leggere

CappelliNarcisismo

Elementi individuali e gruppali nel processo di individuazione

Abstract

L’autore descrive i fenomeni relativi al proliferare di nuove idee e teorie nell’ambito della psicoanalisi. Conservazione ed  innovazione, fedeltà’ e Continua a leggere

CappelliNarcisismo

Narcisismo primario e gruppo

Abstract

A partire dalla domanda: come ci  si trasforma per diventare l’unità immaginaria “gruppo”?, l’autore mette a confronto e  in discussione alcuni postulati derivati  dalla stessa domanda in  S. Freud, W. Bion, J. Bleger, D. Anzieu, A. Missenard, R. Kaes. Si  ipotizza  che tra  gruppalità narcisistica primaria – cioè   l’unità psicologica formata dalla madre e il bambino – e l’Io, oggetto trovato-creato da anaclisi , esiste un collegamento  a diversi livelli.  Da un lato, entrambe le strutture sono indistinguibili nel punto in cui convergono e confondono, d’altra parte il primo si rivela metaforicamente dentro l’Io che e’ modulato  su di e Continua a leggere

CappelliNarcisismo

“La Ferita Narcisistica del Diabete”. Riflessioni su una Psicoterapia Psicoanalitica Breve di Gruppo con Bambini Diabetici

<<Possiamo condividere il rispetto per l’esperienza illusoria e se lo desideriamo, possiamo riunire e formare un gruppo sulla base della somiglianza delle nostre esperienze illusorie. Questa è una delle radici naturali dell’aggruppamento tra esseri umani>>.

Abstract

L’obiettivo di questo lavoro di gruppo, svolto con bambini tra gli otto e i dodici anni affetti da diabete , e’ stato da una parte quello di portare i pazienti all’accettazione della patologia , e dall’altra di aiutarli a svincolarsi dall’atteggiamento iperprotettivo dei genitori. In Continua a leggere

MatisseIcaro

Il silenzio di una terapia intensiva: da un’esperienza dei sensi ad una esperienza di senso

Abstract

Si presenta l’esperienza di un gruppo omogeneo a termine formato da giovani pazienti che hanno subito un trauma cranico e esperienze di terapia intensiva.
Si riporta di come la mobilizzazione in gruppo di esperienze somatiche e sensoriali connesse al trauma occorso e alle sue cure, abbia facilitato l’eleborazion Continua a leggere

MatisseIcaro

Corpo tatuato e corpo infortunato: vicissitudini del controllo onnipotente sul corpo in adolescenza

Abstract

Il tatuaggio e l’incidente vengono visti nel lavoro come due polarità tra cui oscilla il tentativo di controllo onnipotente che ogni adolescente ritiene di poter esercitare sul proprio corpo. Viene evidenziato che quando quel che viene messo in primo piano è il corpo tatuato, a venir espresso è
una forma di controllo del proprio corpo, spinta fino alla colonizzazione della propria pelle. Quando a venir in primo piano è il corpo incidentato viene Continua a leggere

BronzinoBionFoulkes

Quanto era foulkesiano Bion?

Abstract 

L’autore con questo scritto propone una attenta analisi del pensiero di Bion e Foulkes sul gruppo, cercando di non sottolineare le divergenze o le similitudini dei due approcci, ma riportandoli in modo circostanziato e documentato. Viene posta grande attenzione agli aspetti stori Continua a leggere

BronzinoBionFoulkes

Breve studio iconologico del dipinto di copertina. “Allegoria del tempo e dell’amore”

Abbiamo scelto per l’immagine di copertina questo dipinto eseguito da Angelo Bronzino attorno al 1546 per un’insieme di ragioni. La prima è ovviamente quella che quest’opera rappresenta, in maniera molto pregnante, una situazione gruppale con una sua dinamica. La seconda è che questa raffigura un motivo mitico-allegorico, e questo ci sembra rimandi utilmente ai molti riferimenti al mito, contenuti negli articoli di questo numero. La terza è data dal titolo: “allegoria del tempo e dell’amore”, temi anche questi molto trattati dagli category di questo numero, si pensi ad esempio all’articolo di S. Corbella o di M. Pines. La quarta: è che questo tema è stato trattato in molte versioni, molte derivanti da un disegno eseguito da Michelangelo. È interessante addentrarsi sui dettagli di questo dipinto, in quanto questo è pieno di simboli e riferimenti che Continua a leggere

FormeCircolari

Presentazione del numero, Anoressia, Adolescenza, Gruppo

Nel 2004 Funzione Gamma presentava la quattordicesima edizione “Gruppi con pazienti anoressici: fattori terapeutici”; oggi siamo liete di proporre la  prosecuzione del dialogo allora avviato, sviluppando ulteriormente il tentativo di coniugare il modello teorico con l’intervento clinico, attraverso la pubblicazione della ventiquattresima edizione “Anoressia Adolescenza Gruppo”.  Il titolo già di per sé consente di intuire che il tema dell’identità costituisce l’invisibile itinerario percorso nella concezione e nello sviluppo di quest’edizione.
Rouchy (1987, cit. in Le Roy, 1994, p. 194) scrive: “È impossibile proclamare la nostra identità senza nominare uno dei molteplici gruppi ai quali apparteniamo”. Come esseri um Continua a leggere

Il Photolangage: un metodo gruppale a veduta terapeutica o formativa.

Abstract

Una prima parentesi sembra imporsi. Si tratta infatti di permettere al lettore di visualizzare al più presto, in modo concreto, come si svolge una seduta Continua a leggere

La funzione del vuoto in un gruppo Photolangage.

Abstract

Questo breve articolo, costituisce una piccola parte di un interessante lavoro di ricerca svolto durante l’anno accademico 1998-99 all’Università Lumière di Lione in collaborazione con la Prof.ssa Claudine Vacheret e il Professor Bernard Duez.
L’interesse per l’argomento nasce con la partecipazione (in veste di tirocinante) ad un gruppo mediato dal metodo Photolangage che si è svolto all’internodell’istituzione Continua a leggere

Migrazioni

Il tema della nostalgia lungo il filo dei sogni

Abstract

Il nostro articolo riguarda il percorso di una giovane migrante in un gruppo di psicoterapia tenuto presso un’ istituzione pubblica, un Centro di Salute Mentale. Lungo il filo dei sogni , con la partecipazione empatica del gruppo e delle dottoresse, la giovane donna puo’ affrontare emozioni forti come la nostalgia, il dolore, il difficile rapporto con la propria madre,con la propria terra d’origine.Emozioni che senza le parole del gruppo avrebbero costituito un nucleo condensato di angoscia (claustrofobica) e di terrore. Continua a leggere

Senso

Presentazione del numero “Sensorialità, Corporeità, Sessualità nel Gruppo”

Condivisa in tutti gli scritti di questo numero di Funzione Gamma è una visione olistica del rapporto psiche e soma  laddove anche la sensorialità, come sostiene Corbella nel suo lavoro viene “ intesa sia come proprium del vivente sia come umana esperienza soggettiva dell’operare dei nostri sensi,  si collega al corpo e alla mente e fornisce la base della sessualità, del piacere e del dolore, e dunque del nostro essere nel mondo”.
L’edizione è aperta dal contributo di Friedman sul sogno nel gruppo, in quanto momento di integrazione riuscita fra psiche e soma, dove l’individuo è presente nella sua interezza: questa edizione vuole ricordare che quando i sogni nascono dagli aspetti preconsci costruttivi aprono a nuove prospettive e anche a nuovi percorsi sinaptici.
In particolare nel suo armonico e articolato scritto Note su sensorialità, corporeità, sessualità nel gruppo  Paola Russo sottolinea come gli esseri umani interroghino il mondo attraverso i sensi e come il setting di gruppo sia attento appunto anche alla comunicazione non verbale perché Continua a leggere

Senso

Note su sensorialità, corporeità, sessualità nel gruppo

Abstract

I temi della sensorialità, del corpo e della sessualità all’interno del processo gruppale vengono introdotti a partire dall’unità soma/psiche già presente nel pensiero di C.G. Jung. Viene illustrato, anche con esempi tratti dall’esperienza dell’autrice con i gruppi terapeutici, il ruolo dei sensi e della comunicazione non verbale nel processo gruppale. Il corpo viene indagato a partire dal tema della bellezza per declinarsi n Continua a leggere

Senso

Il gruppo: specchio privilegiato per la persona

Abstract

Dopo una sintetica rivisitazione del rapporto psiche-soma nel mondo occidentale, si analizza il rapporto fra Amore ed Eros nella relazione fra uomo e donna, fino a trattare il momento procreativo. Si evidenzia come l’attesa di un figlio, la gravidanza, il parto, abbiano nel momento storico attuale delle conseguenze complesse con ricadute problematiche per il rapporto di coppia diverse da quelle delle generazioni precedenti. Particolare attenzione, grazie agli esempi clinici, viene data alla procreazione medicalmente assistita e alla ricaduta negativa che questa esperienza spesso provoca nella coppia genitoriale. Si auspica la costituzione di gruppi omogenei, rispetto al tema della procreazione assistita, in modo da rendere condivisibili,  parlabili e affrontabili i microtraumi che Continua a leggere

Senso

Il corpo in gruppo. Tra assenza e presenza

Abstract

Lavorare con l’adolescenza, e in special modo nei disturbi del comportamento alimentare, pone in forte rilievo molteplici apparenti contraddizioni. In questo lavoro ci focalizziamo sul corpo, considerato e vissuto insieme come impaccio e ostacolo all’espressione del vero sé, ma anche, contraddittoriamente, come ciò che continua a fornire la misura, letteralmente, di sé.

Il corpo preso di mira dall’anoressica, viene zittito nelle sue richieste e bisogni fondamentali, viene ridotto all’osso e rigidamente disciplinato. Ma zittire il corpo significa far tacere anche le emozioni che nel corpo si esprimono. E’ nell’ottica di un assunto di base anoressico che trova senso l’ap Continua a leggere

Senso

La corporeità nella comunicazione psicotica in una esperienza istituzionale di psicoterapia psicoanalitica di gruppo

Abstract

Il lavoro propone un contributo clinico sulla corporeità nella comunicazione psicotica in una esperienza istituzionale di psicoterapia psicoanalitica di gruppo presso una Comunità Residenziale Terapeutica di un dipartimento di salute mentale.
Etimologicamente comunicare significa mettere in comune, legare, stabilire un rapporto.
Pertanto il corpo nel gruppo struttura un forte potere di comunicazione, è luogo e teatro del conflitto della psicopatologia in cui risiedono emozioni non pensabili Continua a leggere

Senso

Corpi in gioco. Corporeità e sensorialità nell’esperienza con i gruppi di formazione

Abstract

In questo articolo vorremmo esplorare la dimensione sensoriale e corporea presente nel processo gruppale e attivata nella formazione. Con questo nostro contributo proponiamo le riflessioni nate all’interno delle sessioni di attivazione psico-corporea da noi condotte nell’ambito di un progetto formativo più ampio, articolato in più momenti gruppali. In particolare, la nostra attenzione è stata attivata dall’osservazione di come, nel setting gruppale, la comunicazione non avvenga solo attraverso la parola e l’ascolto ma che la percezione di elementi non-verbali possa sopraggiungere in modo potente: la vista e l’olfatto, ad esempio, poss Continua a leggere

MiroMente

L’incontro con l’altro nella relazione di coppia: il luogo della reciprocità

Abstract

La tesi che abbiamo perseguito in questo saggio vuole, appunto, mettere in evidenza le caratteristiche della “coppia” come uno dei luoghi privilegiati nel quale osservare le modalità attraverso cui i partner, in virtù di continui processi regolativi non-consci, giungono a far esistere una terza dimensione, un campo, la loro stessa relazione che in quanto oggetto proprio e condiviso, al confine tra il Sé e l’Altro, si costituisce come un terzo polo regolativo che può essere riconosciuto come proprio da entrambi i membri della coppia e restituire loro in tal modo un senso di coerenza interna. Continua a leggere